sabato 2 luglio 2022

Vico Equense. La Raffaele Bosco una strada a tratti pericolosa

di Filomena Baratto 

Vico Equense - La Raffaele Bosco è diventata una strada pericolosa. Nel tratto da Vico a Sant’Andrea il manto stradale è pieno di buche, avvallamenti, lavori in corso mai intrapresi ma che ostruiscono il passaggio con recinzioni e restringimenti di corsie. Sono almeno quattro i punti in cui i muretti di cinta sono crollati. Prima del supermercato Conad di San Vito, sulla destra, salendo, c’è una zona delineata da una rete; a Bonea, prima del secondo supermercato, in curva, sulla sinistra, manca il muretto di cinta proprio nel punto in cui la strada si restringe ed è supportata da barriere di ferro e delineatori in prefabbricato, questi ultimi inseriti da poco. Secondo il codice della strada, se la larghezza della strettoia è inferiore a 5,60 m occorre istituire il transito a senso unico alternato nel tempo. In questo punto, invece, si procede nei due sensi di marcia incorrendo nel pericolo di finire troppo a ridosso del muro a destra o toccare il ciglio della strada a sinistra. Più su, a qualche metro dalla casa in curva, due tornanti prima di Sant’Andrea, a destra un’altra ripa è sorretta da pali di legno e una rete per un cedimento del terreno. Un versante dopo stessa situazione di muretto crollato con una recinzione in muratura che fa rientrare di molto la corsia. La strada sta collassando tra ripe che vengono giù, buche e asfalto saltato. Sono eterni lavori in corso e le recinzioni intorno più che indicare la manutenzione in atto ricordano solo che a quel punto bisogna fare attenzione.


 

La Raffaele Bosco ha un traffico notevole durante tutto l’arco della giornata con passaggio di mezzi pesanti, pubblici e privati e i punti pericolosi allungano i tempi di percorrenza. Una volta bastava l’utilitaria a percorrerla, adesso nemmeno i SUV resistono alle buche e ai tornanti, ai cigli di strada franati e ai rallentamenti continui nelle curve al passaggio di pullman e camion. Bisognerebbe andarci con un trattore per evitare che le auto si sfascino. Se poi si va in motorino o in moto la schiena salta completamente per i sussulti continui prodotti dai fossi e buche che non si riescono a evitare. E per quanto possano esserci varie motivazioni per i mancati lavori, l’utente deve poter percorrere la strada senza alcun pericolo, sempre. E i lavori in corso hanno un tempo entro cui vanno portati a termine e non sono in attesa di chissà quale evento per farli partire.

2 commenti:

GIUSEPPE GUIDA ha detto...

QUALE PROGETTO HA FATTO IL COMUNE PER SISTEMARE E METTERE IN SICUREZZA LA R. BOSCO PER ACCEDERE AI FONDI PNRR?
G. GUIDA

GIUSEPPE GUIDA ha detto...

GRANDE VICO EQUENSE E LA SUA AMMINISTRAZIONE!!!!! POTETE PRENDERE VISIONE DEI PROGETTI PNRR FATTI DALLA NOSTRA AMMINISTRAZIONE COMUNALE.
LE STRADE PIENE DI BUCHE!!! FACCIAMO UNA COLLETTA!
CIRCA 120 CANTIERI APERTI NEL TERRITORIO COMUNALE, MAI PORTATI A TERMINE E SPESSO CONTRA LEGEM.
GIUSEPPE GUIDA