venerdì 6 giugno 2025

Terzo mandato, l'apertura di Fdi ridà fiato agli ultrà di De Luca

Napoli - "Ma è uno scherzo o è vero". Scrive così sul suo profilo Facebook Umberto De Gregorio, presidente dell'Eav scelto da Vincenzo De Luca, che pubblica la dichiarazione di Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione di Fratelli d'Italia, che apre alla possibilità del terzo mandato nelle Regioni. È pomeriggio inoltrato ed è come se per un attimo cambiasse il mondo in Campania. Una legge nazionale ad hoc? Addirittura Donzelli chiarisce che se ne potrebbe parlare anche «prima delle prossime Regionali» , previste anche in Campania in autunno: il che rimetterebbe in pista De Luca. Nonostante il no della Corte costituzionale il 9 aprile quando ha bocciato la legge regionale campana sul terzo mandato, impugnata dal governo Meloni. È Matteo Renzi, leader di Italia Viva - l'ex premier a cui è stato vicinissimo De Luca - a decifrare il comportamento di Fdi: "Meloni cambia idea. E apre al terzo mandato Perché? Semplice. Spera di aprire un caos nel centrosinistra in Campania e spera di risolvere i problemi con la Lega confermando Zaia". Intanto i deluchiani in poche ore rialzano la testa. Ringalluzziti, eccome. E fanno notare che forse De Luca aveva fiutato la pista, perché nelle ultime settimane aveva «detto troppe cose a sostegno del governo, a partire dai complimenti per l'organizzazione nei giorni della morte del Papa » . Esce allo scoperto il consigliere deluchiano Diego Venanzoni: «Se si realizzasse il terzo mandato, sarebbe l'unica occasione per tenere unito il centrosinistra e i coltivatori seriali di odio contro De Luca si scioglierebbero come neve al sole».
  Ma la miccia di Donzelli accende la polemica in primis nel centrodestra: Forza Italia fa trapelare di essere contraria a più di due mandati. Una divisione nella maggioranza di governo cavalcata subito da Marco Sarracino, deputato Pd e membro della segreteria, quasi a voler allontanare lo spettro della ricandidatura di De Luca: «Francamente ho visto che già alcuni partiti della maggioranza stanno litigando su queste affermazioni di Donzelli. Come sempre litigano su tutto, sono d'accordo soltanto sullo stare al potere». Parla così Sarracino mentre è a Salerno, roccaforte deluchiana, per una iniziativa sul referendum insieme a Nicola Fratoianni di Avs e Roberto Fico, l'ex presidente della Camera, in quota 5 Stelle, che è il candidato in pectore del centrosinistra alternativo a De Luca. «Noi non facciamo passi indietro sul terzo mandato » , ribadisce Sarracino di fronte all'uscita di Donzelli. E richiama tutti gli alleati, da M5s a Italia Viva e Azione: «Uniti vinciamo in Campania » . Come a volerli sottrarre all'eventuale richiamo di un De Luca di nuovo in campo. Poi Sarracino tende la mano al presidente della Regione: « Io sono del parere che si possa costruire con lui, quella che sarà innanzitutto l'unità del Pd. Quindi, quella che sarà la proposta del Pd sarà anche la proposta di De Luca». Una settimana fa la segretaria del Pd Elly Schlein si era sentita a telefono con De Luca per ricucire. Intanto Fico a Salerno fa notare: « Ci vuole una coalizione progressista, stiamo facendo un grande lavoro. Abbiamo la Sardegna e continuiamo in questa direzione » . Non casuale il riferimento alla Sardegna: dove il centrosinistra ha vinto con un nome 5 Stelle (Todde) e si era spaccato per lo strappo di Soru. Un precedente che potrebbe ripetersi in Campania. (AL.GE. - La Repubblica Napoli)

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