Vico Equense - Quando si parla di elettromagnetismo, il pensiero va immediatamente alle antenne per la telefonia mobile, che suscitano anche nella nostra Città, una forte opposizione per le onde emesse dai "tralicci". Un tema caldo, che da alcuni giorni sta infiammando la borgata di Arola, che non vuole l'installazione di una Stazione Radio Base (SRB) in via Buonocore. Da un lato un comitato spontaneo di residenti che chiede di dislocare altrove l’antenna, denunciando i rischi per la salute e di non essere stati informati preventivamente sull’installazione. Dall’altro i dottori sui social network, che discettano di elettromagnetismo manco fossero professori di fisica. Leggono una bufala su internet e ci fanno un post. Magari un incontro pubblico con qualcuno che conosce la materia potrebbe essere utile a capire se le radiazioni elettromagnetiche associate alla tecnologia 5G causano problemi oppure no. Noi questo non lo sappiamo, ma sappiamo che l’elettromagnetismo non è dato solo dalle antenne e dai ripetitori, nelle nostre case ne siamo pieni. Campi magnetici di più bassa frequenza ma continui che alimentano e surriscaldano l’ambiente e noi non li avvertiamo. I nostri elettrodomestici, compreso il computer, hanno gli stessi effetti, ma a noi sembra di gran lunga peggiore il ripetitore per una maggiore frequenza erogata. L’elettromagnetismo fa parte del nostro quotidiano e se anche non si mettessero più antenne, resterebbero comunque i danni di quello che già assorbiamo. Non è un ripetitore che cambia la vita, ma tutte quelle tecnologie che già fanno parte della nostra vita e che abbiamo accettato in nome del progresso. E’ come voler spegnere l’elettricità dopo aver visto una città illuminata a giorno: sarebbe come la fine del mondo. Abbiamo indotto un processo di non ritorno. L’unico modo sarebbe di fermarci e mettere in discussione il tutto, cosa alquanto utopistica.

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