venerdì 25 settembre 2009

Pd, flop di votanti: bufera sul tesseramento

Mi iscrivo ma non voto. Succede nel Pd, partito che conta circa 120.000 tesserati ma si ritrova con i seggi deserti e le urne vuote. Leggere per credere. Ad Acerra gli iscritti sono la bellezza di 1.263 ma ai seggi per votare il segretario nazionale e regionale si sono presentate appena 181 persone. E gli altri 1.082? Forse erano in visita guidata al termovalorizzatore. O magari neppure sanno di essere iscritti? Altro caso, la scicchissima Posillipo. Nel circolo con vista sul golfo sono state rilasciate 385 tessere. Ma hanno votato solo 59 iscritti. E gli altri 324? Erano a Marechiaro a guardare la luna? O a fare footing al Virgiliano? Per la cronaca, a Posillipo Enzo Amendola (mozione Bersani) ha stracciato Leonardo Impegno (mozione Franceschini): 54-3 per il primo. Sinora in Campania si sono svolti 48 congressi (il grosso, nel prossimo weekend). Amendola è in netto vantaggio per la segreteria regionale, Bersani per la leadership nazionale (ma ricordiamo che il voto dei circoli serve solo a determinare chi parteciperà alle primarie del 25 ottobre). Ma voti di preferenza a parte, a spiccare è un altro dato: la bassissima affluenza. Sugli 8.727 iscritti finora chiamati al voto la percentuale dei votanti è del 39,04 per cento. Il tesseramento, come è stato denunciato nei mesi scorsi anche da autorevoli esponenti del partito, è effettivamente gonfiato? O sta prevalendo una disaffezione al Pd? O le proposte dei candidati non sfondano? Enzo Amendola, saldamente in testa con il 69,2 per cento, è prudente. «Non commento i risultati parziali, aspettiamo i dati finali», si limita a dire l’ex segretario dei Ds. Leonardo Impegno (secondo con il 25,8) è più loquace. «Intanto – dice – va valorizzato il percorso che abbiamo scelto. Un percorso farraginoso, perfettibile ma certamente democratico. Certo, mi preoccupa lo scarto, in alcune realtà, tra il numero elevato di tessere e la reale partecipazione. Naturalmente l’esito del confronto si deciderà il 25 ottobre con le primarie». Chi grida decisamente allo scandalo è Franco Vittoria, candidato della mozione Marino, fermo al 4,9 per cento. «Il Pd in Campania è in mano a dieci, dodici capibastone che vogliono pilotare la partita con i pacchetti di tessere. Spesso – accusa Vittoria – incontro numeri e non persone e i numeri rappresentano la resa dei conti che qualcuno vuole mettere in campo in questi congressi. Urge una riflessione: o i congressi sono un’occasione per favorire il dibattito o i congressi non ci sono». Acerra e Posillipo a parte, i numeri parlano di flop. Altro che partecipazione spontanea, neanche gli iscritti (gonfiati o meno che siano) dimostrano di credere nel Pd. L’europarlamentare Andrea Cozzolino mette in guardia da una delegittimazione del voto dei circoli. «Nonostante le difficoltà c’è una grande mobilitazione, lasciamo da parte distinzioni infondate», dice. Ma i numeri sono impietosi. A San Giuseppe Vesuviano i votanti sono stati 105 su 975 iscritti. All’appello ne mancano 870: che fine hanno fatto? Nel circolo Stella, a Napoli, i tesserati sono 571 e hanno votato in 190. In un altro circolo cittadino, a Pendino, gli iscritti sono 596 e hanno votato anche qui in 190 (guarda un po’ che coincidenza). A proposito: com’è possibile che Stella e Pendino mettano insieme 1.167 iscritti mentre a San Giuseppe-Porto sono la miseria di 32? A Casamarciano (che conta 3.200 abitanti di cui ben 569 iscritti al Pd) i votanti sono stati 204. Tra Capri e Anacapri i tesserati sono 89 e hanno votato in 11, tutti per Amendola. A Ottaviano solo 87 iscritti su 380 si sono presentati al seggio. E gli altri 293? Sapevano del voto? E soprattutto, sanno di essere democratici (nel senso di iscritti al Pd)? (di Paolo Mainiero da il Mattino)

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Anche a Vico succederà questo visto il tesseramento di nonne nipoti e cumparielli vari. Inoltre i due gruppi (guelfi e ghibellini) stanno manovrando beceramente lasciando fuori chi si è tesserato semplicemente per aderire ad un progetto e non ad una misera ed infima guerra di paesello.
Altresì le due fazioni hanno messo da parte le mozioni e stanno ubbidendo ai loro piccoli capibastone napoletani . Gli stolti guardano il dito e non la luna

Anonimo ha detto...

soltanto alcuni iscritti hanno avuto il piacere di ricevere la telefonata del segretario, per essere informati del congresso e delle scelte, è uno schifo intervenga la federazione se esiste ancora!!!!

Anonimo ha detto...

Nel PD chi vuol votare vota,chi no no.
Se tutti i tesserati fossero costretti a votare dai loro presunti capibastone, non si avrebbe lo scarto tra tesserati e votanti. Basta con queste stronzate!
E nel PDL quando si faranno le primarie?
Ah,già,lì c'è un unico capobastone...!

Anonimo ha detto...

Io non ho ricevuto telefonate, ho ricevuto una mail dalla segretaria che mi informava del congresso, ma ho visto anche i manifesti.

Anonimo ha detto...

da iscritto nn ho ricevuto nessuna mail o telefonato!

Anonimo ha detto...

mai vista tanta superficialità nessuna informazione, non si sanno chi sono i delegati, nessuna discussione di metodo, poi si lamentano che le percentuali di votanti sono basse.

Anonimo ha detto...

Sono l'anonimo delle 9,22 e la risposta che ha dato l'anonimo delle 13,08 mi fa capire che ho colpito il bersaglio. Anche lo stile della risposta è riconoscibilissimo.
E vaiiiiiiiiiiiiiii !!!!!!

Anonimo ha detto...

Ma vi rendete conto che questi signori della sinistra così critici verso tutti e tutto passano sei mesi all'anno a discutere di candidature e di primarie! Se governassero loro chissà dove troverebbero il tempo per dedicarsi alla cosa pubblica.
Sasà