lunedì 20 settembre 2010

Sub e volontari in azione nel parco di Punta Campanella

Massa Lubrense - Centinaia di metri di reti da pesca, nasse, pezzi di legno, tronchi e tanta plastica. È il bilancio della giornata dedicata alla pulizia del mare organizzata dalla Riserva marina protetta di Punta Campanella. In campo, ieri mattina, lo spazzamare e il gommone del Parco, il nucleo sommozzatori della protezione civile di Vico Equense, le associazioni subacquee centro ommersioni Massa Lubrense, centro immersioni Due Golfi e J. Costeau. Una ventina di sub si sono divisi le zone dell’area marina protetta. Il nucleo della protezione civile di Vico Equense e la J. Costeau hanno operato a Puolo, il Centro Due Golfi nella zona di Regina Giovanna, mentre il Centro Massa Lubrense nella zona A di Vetara. Dopo diverse ore di lavoro, con il supporto della spazzamare, il battello in dotazione all’Area marina protetta di Punta Campanella e del gommone del Parco, sono state prelevate dai fondali diverse reti da pesca e una trentina di nasse abbandonate che continuavano a creare seri danni alla fauna marina, anche in zona A. Il materiale è stato poi adagiato a bordo dello spazzamare e consegnato successivamente agli operai dell’azienda Terra delle Sirene che provvederà allo smaltimento. L’iniziativa per la pulizia dei fondali è ormai giunta al terzo anno consecutivo. La giornata, organizzata dall’Area marina protetta di Punta Campanella si svolge a fine estate e vede la partecipazione attiva e fondamentale delle associazioni subacquee del territorio che, insieme ai Diving e al personale del monitoraggio subacqueo del Parco marino, sono importanti vigili dei fondali marini. «Questa è una giornata molto importante per noi - dice il direttore dell’Area marina di Punta Campanella, Antonino Miccio - sia per quanto riguarda la sensibilizzazione nei confronti della tutela del mare, sia da un punto di vista più pratico, vista l’enorme quantità di rifiuti rimossi dai fondali. Rifiuti che, come dimostra il caso delle nasse abbandonate, possono creare enormi danni alla fauna marina». Intanto a Massa Lubrense centro, il Parco Marino, insieme a Terra delle Sirene, al Comune di Massa Lubrense e alla ditta Papa ecologia, ha promosso la giornata per la raccolta degli oli esausti dopo quella che si era svolta la settimana scorsa a Sant’Agata. Positiva la partecipazione dei cittadini che hanno consegnato oltre 400 chilogrammi di olio da cucina esausto. (Gennaro Pappalardo il Mattino)

1 commento:

Anonimo ha detto...

viva la grande protezione civile di vico equense. all'avanguardia e di modello per tantissimi.