mercoledì 5 gennaio 2011

Turnazione, che fare?

Vico Equense - Dall’inizio dell’anno scolastico i bambini della materna, ubicata nei locali della SS. Trinità e Paradiso, fanno la cosiddetta turnazione. I piccoli delle dodici sezioni, non vanno a scuola cinque giorni alla settimana dal lunedì al venerdì. Nel febbraio del 2010, i Vigili del Fuoco rilevarono un problema di sicurezza dell’edifico per insufficienza delle vie d’esodo. Il Sindaco, a settembre 2010, per evitare l’interruzione del pubblico servizio, ordinò di aprire la sede. La Dirigente scolastica, a tutela della sicurezza dei bambini, ha disposto la turnazione. Questa opzione ha creato scontento tra i genitori, che di continuo si lamentano con le Istituzioni. I bambini hanno bisogno di stabilità didattica e della propria aula, non di cambiamenti continui, fanno sapere. Anche il Prefetto, informato dello stato delle cose, ha invitato il Primo Cittadino ad adottare tutti i provvedimenti indispensabili per assicurare la frequenza quotidiana. L’amministrazione, nei giorni scorsi, ha sottolineato che “da un’indagine nazionale è emerso che il 73,21% delle scuole è sprovvisto del certificato di prevenzione incendi”, il 36% non ha scale di sicurezza, il 20%, non è dotato di porte con dispositivo di apertura antipanico, e il 36% non ha impianti elettrici a norma. Riguardo ai piani di evacuazione risulta che il 91% delle scuole lo ha predisposto, ma solo il 79% lo ha anche provato.” La SS. Trinità e Paradiso è un edificio del ‘600, sottoposto a vincolo storico-ambientale, dicono al Comune, e quindi richiede un approfondito intervento di adeguamento degli impianti e delle strutture interne alle vigenti normative in materia antincendio e sicurezza, indispensabile per l’ottenimento del certificato di prevenzione incendi. L’edificio, però, è di proprietà dello Stato con competenza sia del Ministero del Tesoro sia del Ministero dell’Istruzione. “La Corte di Cassazione – rileva l’amministrazione comunale – ha osservato che gli obblighi previsti a carico del locatore non comprendono l’esecuzione di opere di modifica o trasformazione della cosa locata.” Effettivamente le opere da fare per conseguire il certificato antincendi appartengono al genere sopra indicato, perché comportano interventi che andrebbero a modificare le strutture originarie del bene. “Tale obbligo – continua l’amministrazione - non può essere posto a carico del locatore il quale non può rispondere della denunciata mancanza del certificato sopra menzionato.”

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Quando i disastri di questa organizzazione della scuola a vico equense emergeranno, sarà troppo tardi.

Anonimo ha detto...

Leggo che l'Amministrazione Comunale ha scoperto che “da un’indagine nazionale è emerso che il 73,21% delle scuole è sprovvisto del certificato di prevenzione incendi”.
Faccio presente che Vico Equense contribuisce significativamente a tale percentuale visto che il 100% degli edifici scolastici del nostro comune sono privi del Certificato di Prevenzione Incendi.
Tutte le scuole del ns comune NON sono a norma e nessuna amministrazione negli ultimi quindici hanno ha fatto nulla di serio per l'adeguamento.
Ovviamente era più importante che l'impianto di pubblica illuminazione fosse a norma, le scuole possono aspettare. Porta più voti una lampadina che una scuola a norma.
Il punto è che ci si sta accanendo contro la SS. Trinità perchè gli interessi sono tutt'altro.
La Caulino di Moiano non ha l'impianto di acqua antincendio, non ha l'impianto elettrico a norma (la certificazione esistente è un falso), non ha il certificato di agibilità.
L'impianto antincendio della Scarlatti non è a norma e in caso di incendio non serve a nulla, mancano le carte dell'impianto elettrico.
La scuola di Massaquano è priva della scala di emergenza al 2° piano.
Se vi interessa potrei continuare con l'elenco, per ora mi fermo qui.

franco cuomo ha detto...

Vorrei dire all'autore dell'articolo a proposito della chiusura che cito testuale " Tale obbligo – continua l’amministrazione - non può essere posto a carico del locatore il quale non può rispondere della denunciata mancanza del certificato sopra menzionato ", che infatti questa è una cosa che deve fare il comune ovvero l'amministrazione comunale.

Anonimo ha detto...

Ci rendiamo conto che, primadi ogni problema l'affarone Ss Trinità condiziona tutto?
Il sindaco per ora toglie i turni, ma niente risparmierà ai nostri bambini da settembre( se ci sarà ancora lui) di andare in aule buie ricavate dal refettorio, che ha la luce delle catacombe.
Gennaro in cinque anni non ha fatto i lavori di ampliamento a Sconduci e ora il risultato è questo.Lo sappiamo che la scuola non gli interessa. Meditiamo..........

Anonimo ha detto...

sono genitore di un alunno della materna che frequenta la S.S.Trinità e già da questa estate ho partecipato alle varie riunioni che si sono tenute in merito al problema e ad oggi io penso che l'amministrazione comunale abbia voluto ignorare il problema e anzi che di volta in volta ci abbia addirittura preso in giro!nel mese di novembre il nostro caro Sindaco aveva lasciato intendere che era possibile la realizzazione di una scala di emergenza andando lui stesso a" prendere le misure"!e poi per quanto riguarda le sue ultime esternazioni non posso fare ameno di esprimere il mio sdegno per il modo di agire e di esprimersi di questa persona!

Anonimo ha detto...

Sarebbe bene oltre che interrogare il sindaco e l'amministrazione interrogare le dirigenti scolastiche del circolo e della scarlatti che con poca accortezza e guardando solo il loro piccolissimo giardinetto si appigliano a cavilli e carteggi per motivi che quasi nulla hanno a che fare con la responsabilità che pure dovrebbero avere non fosse altro per il fregiarsi con l'appellativo "dirigente" e relativa remunerazione. Forse si dimenticano dove hanno frequentato prima di venire in vico e cosa c'è a qualche kilometro di distanza dalla penisola sorrentina. Interrogate la dirigente del primo circolo sul perchè per forza vuol rimanere negli spazi abbondanti della direzione e della segreteria in via sconduci senza lasciare spazio agli alunni. Interrogate la dirigente della scarlatti di tutti i muoti che si fece venire per non condividere provvisoriamente alcuni locali con il primo circolo, ovviamente per non sacrificare spazi burocratici, per permettere di fare lavori definitivi per il problema. Ma solo per assaggiare di queste facezie, perchè di cose ce ne sono tante. Chiedere anche ai genitori dei consigli di circolo ed istituto. Attenzione a non farsi utilizzare da burocrati che oramai poco hanno più a che fare con la missione della educazione dei discenti.