martedì 12 luglio 2022

Vico Equense. Intervista a Tommaso De Gennaro (Pd) "Vico città desolata"

Viabilità in ginocchio. R. Bosco impraticabile. Lavori che iniziano e non finiscono. Fibra al prezzo più alto d'Italia. Furti in centro e sanità al collasso. Il sindaco cosa fa? 

da Agorà 

Vico Equense - Con Tommaso De Gennaro, segretario cittadino del Circolo Pd "Carlo Fermariello", abbiamo affrontato i principali temi al centro del dibattito politico cittadino. Dall'ormai annosa questione del Pronto soccorso e dell'ospedale alla condizione delle strade e, più in generale, sulla condizione che vive la città ad un anno dall'insediamento della Giunta guidata dal sindaco Giuseppe Aiello. La Giunta Aiello si è insediata un anno fa. Proviamo a fare un primo bilancio? Se si facesse una istantanea della città l'immagine sarebbe desolante. Lavori pubblici al palo, cantieri che non partono o che non si chiudono mai, viabilità in ginocchio con strade che sono in condizioni pietose al punto che i parroci sono costretti a deviare i percorsi delle processioni, per non parlare della Raffaele Bosco il cui attraversamento per gli abitanti delle frazioni collinari è diventata una specie di via crucis quotidiana. Continuiamo a pagare la connessione per la fibra al prezzo più alto d'Italia, le persone si lamentano per i fumi provocati dai roghi degli scarti vegetali, per i fuochi di artificio sparati a qualsiasi ora della notte e in qualsiasi ora del giorno della settimana, per i parcheggi che mancano, per cosa sono diventate le nostre spiagge e peri controlli del territorio inesistenti. Ma non è una sorpresa, semplicemente la città è cosi come è sempre stata negli ultimi anni. Forse noi ci stiamo abituando, ma a chi viene sui nostri territori offriamo una prospettiva deludente. Quando lei parla di controllo del territorio si riferisce anche ai furti perpetrati nei giorni scorsi?


Una amministrazione si misura anche sulla capacità di gestire le criticità. Al netto della retorica degli anni scorsi su telecamere e illuminazione ovunque, ricordo che il Sindaco è la massima autorità per quanto riguarda l'ordine pubblico. Chi ha responsabilità di governo di una città non può liquidare la questione, come fa qualche autorevole esponente di maggioranza, dando la colpa ad altri (alla caserma dei CC che chiude la sera). L'estate non è un evento imprevedibile. Arriva ogni anno portando ricchezza e problemi. Lo scorso anno rubarono addirittura un bancomat in pieno centro, nel 2019 saltarono in aria le vetrine di un hotel e in quello precedente avemmo tuffi in notturna nella fontana. Cosa fare? Non penso, ovviamente, alle ronde ma piuttosto a come attivare tutte quelle di procedure finalizzate ad un migliore controllo del territorio, coinvolgendo le altre amministrazioni della penisola sorrentina e la Prefettura per assicurare un coordinamento fra le forze di polizia e per stilare un piano di sicurezza comprensoriale territoriale. Problema accessibilità in Penisola tra circum in panne e traffico. Meta è partita con targhe alterne, ma servirebbe una soluzione comprensoriale. Cosa ne pensa? Gli anni del Covid ci hanno fatto dimenticare questo drammatico problema. Oggi ci riesplode in mano. I limiti della Circumvesuviana sono ben noti e non si risolveranno a breve. Ma le domanda sono sempre le stesse. Esiste un piano traffico? I sindaci della Penisola Sorrentina si sono mai incontrati per valutare soluzioni condivise che possano per lo meno alleviare il problema della mobilità sul nostro territorio? La nostra Amministrazione ha mai preso una iniziativa in tal senso essendo Vico Equense la porta della Penisola Sorrentina? Si sono mai coinvolte la Prefettura ed altri enti competenti? Ci si è confrontati con le associazioni di categoria, ristoranti e alberghi, per considerare ipotesi come quelle adottate da Meta per l'intera costiera? Meta ha scelto di applicare il criterio delle targhe alterne per alcuni giorni e su alcuni tratti urbani. Non so se sia possibile poterlo esportare a livello comprensoriale, ma almeno Meta ha preso un minimo di iniziativa. Noi facciamo finta di niente. Il sindaco ha però disposto la riapertura del viadotto di rivo d'arco. L'unica risposta della amministrazione è stata quella predisporre l'apertura per qualche ora del viadotto del rivo d'Arco, che strada non è e che già in passato ha mostrato di non poter portare benefici significativi alla viabilità. Sinceramente mi sembra un po' pochino. E' da chiedersi piuttosto come sia possibile che un incrocio come quello fra C.so Caulino e via Murrano, da cui si raggiunge il mare, non sia mai presidiato dalle forze dell'ordine. E un incrocio pericolosissimo, che fra l'altro appesantisce il traffico nella galleria di Seiano, dove chi sale dal mare e deve svoltare verso Sorrento invade completamente la corsia opposta, il tutto con una visibilità limitata e con i motorini che sfrecciano in tutte le direzioni. Ma ci sono anche altri esempi che mostrano una superficialità disarmante di chi ci amministra. In queste settimane, a causa di incidenti, è rimasta più volte chiusa la galleria di Seiano con ricadute gravissime sul traffico della statale. E' incredibile che con il formarsi di code chilometriche di auto non si veda una pattuglia di Vigili se non quando si giunge in Piazza Umberto a Vico e che non si attivino immediatamente delle procedure di emergenza per agevolare il più possibile lo scorrimento veicolare a ridosso del centro, evitando la sosta selvaggia in doppia fila o altri comportamenti scorretti degli automobilisti. Certamente non si risolverebbe il problema del traffico ma almeno lo si allevierebbe e si darebbe la percezione che si sta provando a fare qualcosa. Mentre per la minoranza cosa possiamo dire: non sembra sia stata particolarmente incisiva in questi mesi? Questa è una accusa ricorrente che si fa all'opposizione. La verità è le opposizioni hanno margini di operatività e di azione abbastanza limitati. Specialmente quando la maggioranza chiude su ogni argomento ed evita ogni confronto o mediazione anche di fronte a scelte che potrebbero essere fondamentali per il futuro della città, mi riferisco alla gestione delle risorse del PNRR. Da più parti, giustamente, si reclamano prese di posizioni più energiche. E anche da dire che bisognava dare il tempo a questa amministrazione di partire. Preso atto che anche quella della Giunta Aiello è stata indubitabilmente una par tenza a vuoto, la minoranza è chiamata ora a rompere gli indugi e ad incalzare giunta e maggioranza su ogni fronte. Le opposizioni devono però anche muover si in altre direzioni. Devono lavorare per attrezzarsi e pensare a come diventare competitive per affrontare al meglio il prossimo appuntamento elettorale, anche se sembrerebbe prematura parlarne. Bisogna riflettere sul fatto che nella nostra città il ruolo di opposizione è stato ricoperto negli anni da importanti esponenti politici di profonda esperienza e con grandi competenze. Hanno incalzato le amministrazioni di turno ma poi, alla successiva tornata elettorale, non essendo stati capaci di coinvolgere e allargare il consenso attorno alla loro attività politica, sono "evaporati svilendo tutto il lavoro fatto in consiglio comunale e ponendo le basi di tutte le sconfitte che si sono collezionate nel tempo. Anche lo scorso anno, seppur ci fosse in città una fortissima voglia di cambiamento, non si è avuto il coraggio di superare qualche personalismo di troppo, ci si è divisi su troppi equivoci e su troppi distinguo, ritrovando una minima capacità di stare insieme solo al secondo turno, quando era oramai troppo tardi. E stato un vero peccato perchè si è arrivati quasi a sfiorare l'impresa, nonostante la maggioranza uscente tosse estremamente compatta e si fosse ulteriormente rinforzata con spezzoni delle ex opposizioni. Per non ripetere questi errori del passato, il PD sta lavorando proprio in questa direzione e si sta impegnando per costruire una casa comune, ampia e senza preclusioni, con l'intento di mettere insieme sensibilità politiche diverse, movimenti ed associazioni. Una casa comune che oggi ha anche un riferimento fisico, con una sede aperta in centro che abbiamo deciso di chiamare Vico Bene Comune. L'intento è quello di fare massa critica, mettendo insieme persone, a partire da chi è stato eletto in consiglio comunale, che sappiano lavorare per costruire e non per demolire, che siano capaci di elaborare e porre questioni politiche credibili per la città. In questi giorni si tiene il Social World Film Festival. Ogni edizione grandi nomi, masterclass con attori di prim'ordine. Finalmente un evento riuscito. E a proposito, cosa pensa poi dell'apertura del cineteatro in centro? Il SWFF è un evento che sicuramente ha raggiunto livelli ragguardevoli. Devo anche dire che, al netto del fatto che la città si è fatta trovare ancora una volta impreparata con i lavori in corso in pieno centro storico, la sensazione è che questa bellissima manifestazione sia vissuta dalla città un poi come un corpo estraneo. Andrebbe studiato il modo per rendere questo appuntamento, come quello per il Premio Capo d'Orlando, più coinvolgente per tutta Vico. Forse si potrebbe lavorare di più per dare un maggiore ritorno di immagine ma anche economico alla città. Ma il giudizio non può che essere più che positivo. Sull' apertura del cineteatro in centro, mettendo da parte le riflessioni sulla controversa storia di quel cinema, bisogna ringraziare chi ha avuto il coraggio di investire in un settore che di questi tempi non offre prospettive esaltanti. Se poi vuole una battuta sulla foto celebrativa a tre, con il Sindaco, Tony Servillo e l'insegna del cinema, spero che sia di buon augurio, per l'autorità e la simpatia di Servillo ovviamene. Oramai ci si aggrappa a tutto ma va bene cosi. Pronto soccorso ed ospedale sono ormai un tormentone senza sbocchi. Il sindaco ha fatto autocritica dicendo che forse l'amministrazione nel 2020 è stata troppo passiva nell'accettare il fatto compiuto. E' cosi? Il sindaco deve scegliere se fare l'uomo delle istituzioni ed affrontare il problema per cercare di trovare una qualche soluzione o decidere di fare l'agitatore delle piazze. Capisco che fare comparsate da maggiore visibilità e strappa qualche applauso o qualche like. Nel 2020, dopo la sceneggiata scaturita da quel ridicolo audio del sindaco pro-tempore, fu fatto un ricorso al TAR e fu perso. Se ritenevano che ci fossero degli elementi giuridici rilevanti potevano ricorrere ma non lo hanno fatto. Ciò premesso, come già ho detto in una precedente intervista su questo giornale, siamo consapevoli che il problema è gravissimo e che non riguarda il solo PS di Vico ma piuttosto tutta la struttura della rete dell'emergenza urgenza in penisola sorrentina. Che l'ASL NA 3 abbia gravissime responsabilità è cosa pacifica. Le persone sono arrabbiate, ma una Amministrazione più che protestare dovrebbe provare a trovare soluzioni. Se il Sindaco vuole affrontare questo problema, in tutta la sua complessità e in tutta la sua assoluta gravità, nel nostro piccolo offriamo tutta la collaborazione per individuare una qualche soluzione concreta che, lo ribadiamo per l'ennesima volta, non può non partire che dal riconoscimento della zona disagiata, più che per Vico Equense, per l'intera penisola sorrentina. Si parla con forza di Unione dei Comuni. I sindaci lavorano allo statuto. Il nuovo organismo può dare più forza ai nostri territori? Se ne parla da tanto tempo, un tempo si parlò finanche di Comune Unico. Oramai è chiaro che certe problematiche, come la gestione dei rifiuti, la viabilità, trasporti, ordine pubblico e sicurezza, ma anche promozione dei territori non possono rimanere nella ristrette competenze di tante singole piccole municipalità. Ci vorrebbe il coraggio di fare passi avanti concreti ed in fretta.

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