A Posillipo torna il 26 e 27 dicembre la rappresentazione della Natività
di Harry di Prisco
Napoli - L’origine del presepe risale a otto secoli fa, a Greccio, dove San Francesco si fermò nel 1223 di ritorno da Roma dove aveva avuto la conferma della sua Regola dal papa Onorio III. Francesco chiamò un uomo del posto e lo pregò di aiutarlo nell’attuare un desiderio: «Vorrei rappresentare il Bambino nato a Betlemme, e in qualche modo vedere con gli occhi del corpo i disagi in cui si è trovato per la mancanza delle cose necessarie a un neonato, come fu adagiato in una greppia e come giaceva sul fieno tra il bue e l’asinello». Il presepe sia per i bambini che per i grandi è stato sempre visto come la possibilità del cambiamento dell'uomo in Dio. Attraverso il presepe, ogni anno il Bambinello si presenta povero e indifeso davanti a ciascuno di noi, ci ricorda così il timore di essere respinto o eliminato dal nostro desiderio di libertà, oggi con un significato in più per il fenomeno della migrazione che stiamo vivendo. Il Presepe Vivente colpisce direttamente al cuore, tutti i personaggi sono veri e presentano la loro storia, così sarà la rappresentazione del presepe del Borgo Antico del Casale a Posillipo il 26 e 27 dicembre, dalle ore 17,00 alle 23,00. Il suggestivo borgo del Casale ospiterà la XV edizione del Presepe Vivente del ‘700 Napoletano. Un evento ormai divenuto una tradizione, non solo per gli abitanti dell’antico borgo, ma per tutti i napoletani.
L’evento celebra la vita e la cultura partenopea attraverso otto quadri viventi che riproducono scene del XVIII secolo. Con ingresso libero e accesso esclusivo da via Giovanni Pascoli 71, l’evento è patrocinato dalla Municipalità 1 e realizzato con il contributo dell’Assessorato al Turismo del Comune di Napoli. Nato nel 1998 grazie all’impegno della Parrocchia di Santo Strato e del comitato popolare, il Presepe Vivente è diventato un appuntamento irrinunciabile che unisce la comunità e incanta i visitatori di ogni età. La quindicesima edizione non solo celebra un traguardo significativo, ma rappresenta anche il continuo impegno dei residenti e del parroco Don Federico de Candia , insieme ai membri del comitato organizzativo: Lello Porpora , Alessandro Cotugno , Roberto Cocozza , Marcello Matrusciano e Pietro Matrusciano . Un’occasione unica per rivivere la tradizione, in un’atmosfera ricca di storia ed emozione. Tutti gli abitanti del Borgo sono stati coinvolti gratuitamente in questa manifestazione, che viene realizzata grazie alla partecipazione viva di tutti i residenti che si esibiranno nei due giorni in qualità di pastori, di narratori, di tecnici audio e luci, di organizzatori generali e scenografi.
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