Massa Lubrense - Un doveroso omaggio allo Zio illustre, un libro per caratterizzare il ricordo di un intellettuale, scrittore, giornalista napoletano con Massa Lubrense nel cuore. «Zio Biagio, alias Gino Doria», il libro curato da Giovanni Visetti, pubblicato dalla sede Lubrense dell’Archeoclub d’Italia, verrà presentato venerdì prossimo, 3 gennaio, alle ore 18:00 presso la Pro Loco di Massa Lubrense. Dialogheranno con l’Autore Antonino Siniscalchi e Domenico Palumbo. Biagio, Gino Doria (1888-1975), è stato giornalista, scrittore e storico italiano. Girò il mondo. Dal 1910 al 1918 trascorse una lunga permanenza in America Latina. Tornato a Napoli, collaborò con diversi giornali, fra i quali «Il Giorno» di Matilde Serao. Durante il fascismo, a causa di un articolo irriverente, fu radiato dalla professione giornalistica. In quegli anni, oltre ad un avvicinamento alle istanze e alle iniziative dell'antifascismo, che peraltro lo videro aiutare nel momento del bisogno Giorgio Amendola, rimontarono i suoi rapporti di amicizia con Benedetto Croce e Salvatore Di Giacomo. Direttore del Museo di San Martino, approfondito conoscitore di storia napoletana e sottile bibliofilo, come lo ricordava Guido Piovene, unì sempre, nella sua attività professionale, la stesura di articoli alla pubblicazioni di libri, nei quali si registra, in particolare nel periodo tra le due guerre, il passaggio dal contributo tipico dell'ordinata storiografia di stampo erudito allo stile di una scrittura che, pur rigorosa e sistematica, si faceva «micro-storiografia del divertissement». Oltre a numerosi racconti e a saggi di storia, aneddotica, arte e toponomastica campana, ha curato la pubblicazione di biografie e documenti inediti su Giuseppe Garibaldi e Anita Garibaldi, su Camillo Benso di Cavour e Gioacchino Murat, su Vittorio Imbriani, Benedetto Croce e su Carmine Crocco. Un apposito fondo archivistico a suo nome è conservato presso la Biblioteca Nazionale di Napoli, alla quale lo stesso Doria donò oltre 10.000 volumi.
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