Il sindaco Vicinanza: "Qui il litorale gratuito più lungo tra Sorrento e Napoli". Musica e street food per celebrare un anno dal recupero della balneabilità
di Mariella Parmendola - La Repubblica Napoli
Castellammare di Stabia - Una coppia di ragazzi americani passeggia in centro a Castellammare di Stabia, lei indossa un costume blu con la camicia bianca aperta e lui è in pantaloncini. Tornano dalla spiaggia della Villa comunale che in questa estate 2025 è ogni giorno più affollata. «Capita spesso di incontrare anche stabiesi che rientrano a casa con l'ombrellone sotto al braccio» rivendica Luigi Vicinanza, il sindaco che per domani ha organizzato una serata di festa. E, dopo avere scelto il titolo dell'iniziativa "Un anno di mare restituito", parla «di una narrazione cambiata. A Castellammare abbiamo la spiaggia pubblica più lunga tra Napoli e Sorrento, e oltre. Questo patrimonio ci rende unici». Quattro chilometri per 50 mila metri quadrati di spiaggia, tutta libera. «E tale resterà finché farò il sindaco», la sua promessa. Compreso il tratto che arriva fino al porto Marina di Stabia, «sul tratto di corso De Gasperi quest'anno stiamo facendo dei lavori, ma l'anno prossimo attrezzeremo la spiaggia come abbiamo fatto in Villa comunale con docce e altri servizi. Così cambiano l'economia della città» assicura Vicinanza.
Che ieri sera è stato sull'arenile in compagnia dei volontari di Plastic free per raccogliere plastica e rifiuti. Zainetto in spalla, guanti e bustoni hanno perlustrato insieme l'arenile per raccogliere bottiglie, mozziconi di sigarette e altri rifiuti. «Un'iniziativa per sensibilizzare la comunità», dicono i promotori che si riconoscono nella bandiera blu di Legambiente. «Ho raccolto una busta intera di pile trovate tra gli scogli», mostra Antonio, un bambino di 10 anni con la maglia plastic free. «Tocca alla società che ha vinto l'appalto con il Comune pulire la spiaggia, ma proprio perché è così vasta è indispensabile il contributo di tutti i cittadini: questi momenti di condivisione sono importanti», spiega il sindaco. Il 5 agosto 2024 Vicinanza fece il primo tuffo in mare per dare il via al recupero della balneabilità dopo un divieto in vigore dal 1969. Un bagno di gruppo, tra gli altri c'era il capogruppo regionale del Pd Mario Casillo. Quest'anno in villa comunale si svolgono, invece, tornei gratuiti di beach volley sul campo installato dal Comune nelle scorse settimane. E anche sand basket e ping pong, così da inaugurare il tavolo da gioco arrivato pochi giorni fa. Previsto anche lo street food e artisti di strada in villa comunale, con un dj set per ballare fino a sera. Il copione non prevede un bis con il bagno dei rappresentanti istituzionale tra gli ospiti, ma potrebbe esserci un fuori programma. Del resto assicura Vicinanza «dall'anno scorso è ricapitato, quando posso faccio il bagno. È una conquista dopo più di 50 anni, si deve a chi ci ha lavorato dalla Regione Campania all'ente idrico, a Gori. Il nostro mare è pulito, lo indicano anche i risultati di Goletta verde sul rivo San Marco», sottolinea Vicinanza. Bocciata invece la foce del Sarno, che nella mappa di Goletta verde resta tra i cinque punti più inquinati della Campania. «Le foci dei fiumi restano i punti più critici ovunque, ma non è lì che bisogna tuffarsi. E comunque domani mattina si farà un altro passo in avanti con la chiusura degli scarichi di Torre del Greco e Torre Annunziata». Un lavoro di bonifica che per Castellammare è durato sette anni, «c'è ancora chi deve fare un salto psicologico. Ma tanti stabiesi ora apprezzano il mare pulito a costo zero, come gli stranieri. Nonostante la ferita ancora aperta della funivia, la città è piena di turisti, ce lo conferma l'Ascom», assicura il sindaco. Così ristoranti e bar ora portano caffè e pasti direttamente in spiaggia, mentre un gruppo di giovani ha chiesto l'autorizzazione al comune per affittare ombrelloni e lettini. «Da oggi parte la navetta del Parco archeologico di Pompei che dal centro porta i turisti gratuitamente al museo di Quisisana e alle ville romane di Stabiae: la città sta cambiando immagine e racconto di sé», conclude Vicinanza.

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