domenica 14 settembre 2025

Pizza a Vico 2025. Margherita Aiello «La nostra formula? Solidarietà e comunità»

Margherita Aiello e Michele Cuomo
«Puntiamo a superare la raccolta di fondi della scorsa edizione» 

di Antonino Siniscalchi - Il Mattino

Vico Equense - Alla guida dell'organizzazione c'è l'Associazione Pizza a Vico, presieduta da Michele Cuomo e da Margherita Aiello, consigliere della Camera di Commercio di Napoli, presidente di Acove e Aicast, punto di riferimento per il commercio e le attività produttive del territorio. Ogni anno Pizza a Vico cresce in numeri e partecipazione. Qual è il segreto di questo successo? «Il segreto sta nella comunità. Pizza a Vico è un evento che nasce dal basso, dalla volontà di pizzerie e imprenditori di mettersi insieme per raccontare un territorio. Quest'anno parteciperanno trenta pizzerie, praticamente quasi tutte quelle di Vico, dal mare alla montagna. Realtà diverse, a volte anche concorrenti, che per tre giorni lavorano fianco a fianco con un unico obiettivo: promuovere l'identità gastronomica e culturale della nostra città». Quest'anno il claim è "Pizza e Vino, il piacere di stare insieme". Perché questa scelta? «Abbiamo voluto aprire la manifestazione ad altre eccellenze campane, coinvolgendo i produttori di vino. Lunedì sera, nel prologo della kermesse, ci sarà un incontro con una rappresentanza di cantine della nostra regione Le lune del Vesuvio e Agricole Selvi, della nostra città c'è l'Abbazia di Crapolla. Crediamo che la pizza, simbolo universale di convivialità, si sposi in maniera naturale con il vino, che porta con sé la storia dei nostri vigneti e della nostra terra. Mettere insieme pizza e vino significa rafforzare il messaggio: stare insieme, condividere, valorizzare i sapori autentici. Verranno consegnati, inoltre, riconoscimenti della Camera di Commercio di Napoli a Pizza a Metro, Da Giovanni e Da Franco, aziende che superato i 40 anni di attività. Interverranno alla serata imprenditori, giornalisti, enologi ed il presidente della Camera di Commercio di Napoli, Ciro Fiola».

 

La manifestazione ha anche una forte vocazione solidale. Quale sarà il progetto sostenuto quest'anno? «Ogni edizione destina parte del ricavato a iniziative sociali. Nel 2025 acquisteremo un veicolo attrezzato per il trasporto di persone con disabilità e anziani, che sarà messo a disposizione dalla rete dei volontari. È un gesto concreto che dimostra come la festa non si esaurisca nei tre giorni dell'evento, ma lasci una traccia tangibile sul territorio». Non solo vico: la vostra pizza ormai ha fatto il giro del mondo. «Esatto. Quest'anno siamo stati a Boston, a Las Vegas e in altre città italiane ed estere. Portare la Pizza di Vico, riconosciuta ufficialmente come prodotto Deco, denominazione di origine del Comune di Vico Equense, in contesti internazionali significa promuovere non solo un prodotto, ma uno stile di vita: la dieta mediterranea, i valori della nostra cucina, l'identità culturale che ci lega al mare e alla montagna. La pizza diventa così ambasciatrice di Vico Equense e dell'Italia nel mondo». Come risponde il pubblico, tra turisti e cittadini, a questo evento? «Lo scorso anno abbiamo superato i 40mila visitatori e ci aspettiamo numeri simili, se non maggiori quest'anno. L'affluenza ci conferma che Pizza a Vico, è un appuntamento atteso, non solo dai residenti, ma anche dai turisti che scelgono di venire a settembre proprio per vivere questa esperienza». Il Premio Dell'Amura, dedicato all'inventore della Pizza a metro, è un momento molto atteso. Cosa rappresenta per voi? «È un riconoscimento che valorizza la creatività e la qualità delle nostre pizzerie. Luigi Dell'Amura è stato un innovatore straordinario e con il Premio celebriamo la sua eredità. Anche quest'anno la giuria sarà composta da grandi nomi del mondo della gastronomia, dal Gambero Rosso a Gino Sorbillo, fino a giornalisti internazionali». Qual è il valore aggiunto di Pizza a Vico rispetto ad altre manifestazioni simili? « È un modello di comunità che funziona e che potrebbe essere replicato altrove». 

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