venerdì 24 ottobre 2008

Salva l’Italia

Provincia di Napoli - La Commissione di garanzia provinciale del PD si riunirà lunedì per decidere le date ufficiali delle elezioni primarie che nei vari comuni dovranno selezionare le classi dirigenti dei vari circoli. A Vico Equense, il congresso e le elezioni dovrebbero svolgersi il fine settimana dell’ 8 e 9 novembre, per ora, la segreteria napoletana è impegnata nell’organizzare la trasferta romana voluta da Veltroni. Domani è il giorno della manifestazione “Salva l’Italia”. Tralasciando le considerazioni sullo stato di salute del maggior partito d’opposizione, dei malumori, rancori e faide delle mille anime (in pena) tra loro in perenne conflitto, non c’è dubbio che a tanta evanescenza apicale farà da contraltare la solita massiccia presenza dei milioni che costituiscono il corpus (molto segnato) del popolo della sinistra. Insomma, domani aspettiamoci di veder sfilare per le strade di Roma non meno di un milione di persone, visto anche la mobilitazione degli studenti in lotta sul decreto Gelmini. Saranno due i cortei che attraverseranno la città per poi confluire al Circo Massimo: il primo si muoverà da Piazza della Repubblica, alle 14, si snoderà per via Luigi Einaudi, via Cavour, via dei Fori Imperiali in direzione del Colosseo, via Celio Vibenna, via di San Gregorio e via dei Cerchi; il secondo partirà da Piazzale dei Partigiani, sempre alle 14, e giù per via delle Cave Ardeatine, piazzale Ostiense, via della Piramide Cestia, viale Aventino, piazza di Porta Capena e via dei Cerchi; per le 16 è previsto l’ arrivo dei cortei al Circo Massimo. Il comizio di Veltroni è previsto per le 16,30.

Pd, in trentamila a Roma ma Bassolino è in dubbio

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Tutti sono di passaggio, a parte che nel cammino della vita, anche nell’impegno politico, ma per Veltroni i suoi passaggi sono caratterizzati soltanto da rappresentazioni prive di contenuto. E’ come se in un teatro il sipario si aprisse dinanzi ad una scenografia maestosa per sfarzo e luci, ma senza che il protagonista abbia poi mostrato di saper ben occupare la scena. Una comparsa. Solo una semplice comparsa! Quanto fugace si vedrà: per ora ha solo compiuto un anno.
Anche il governo ombra del PD è piuttosto un governo in ombra. E’ sterile, inutile ed inconsistente; è privo della fisionomia rigorosa che, invece, la serietà del momento richiederebbe.
Il Pd si è spaccato persino sulla manifestazione del 25 ottobre, su cui invece Veltroni ha puntato giocandosi anche le carte del dialogo e del confronto con la maggioranza. La manifestazione avrà successo solo se riuscirà a mobilitare l’antiberlusconismo militante, Di Pietro, girotondini e sinistra alternativa compresi. Saranno, però, sempre coloro che non hanno votato e non voteranno Pd a decretare il successo o meno dell’iniziativa. Il collante sarà sempre il solito prodotto.
Per raccattare questa gente, Veltroni ha chiesto sostegno alla base ed al sindacato della Cgil e si è mostrato disposto ad ogni genere di linguaggio, anche il più aspro. Da Alitalia ai contratti nell’industria il leader Pd è andato via, via alla ricerca dei toni esasperati per accreditarsi credibile, rincorrendo Di Pietro ed i centri sociali e facendo ricorso ad ogni doppiezza e strumentalizzazione. Sono tornate le polemiche su fascismo ed antifascismo, sono emerse le accuse di putinismo; si è arrivati a strumentalizzare gli immigrati e lanciare accuse di razzismo. Veltroni ha speculato persino sull’ultima crisi finanziaria.
Quanto durerà questo Partito Democratico? Questa si che è una bella domanda!

Anonimo ha detto...

ritorno al maestro unico, con cui siamo cresciuti tutti, con notevole risparmio per la casse statali;se questi soldi risparmiati li ridistribuiscono per la crescita economica tanto di cappello

Anonimo ha detto...

Il problema non è il ritorno al maestro unico, caro ignorante.
Quello è un problema tecnico.
Il problema sono i tagli a scuola e universtià per favorire le scuole private come il manzoni.
Spero che i tuoi figli finiscano felici e contenti al Manzoni e restino nella tua stessa ignoranza.