mercoledì 22 ottobre 2008

Caso Bassolino, perquisizione a Petrella

L'ex deputato dei Ds Pino Petrella avrebbe fatto da prestanome ad Antonio Bassolino per l'acquisto di una villa a Cortona, in provincia di Arezzo. Lo sospettano i pm Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo, che nelle scorse settimane hanno inviato al governatore un altro avviso di garanzia nell'ambito di uno stralcio dell'inchiesta sull'illecito smaltimento di rifiuti. Quell'avviso era necessario per poter procedere ad alcune perquisizioni. Proprio nell'ambito di una perquisizione la Guardia di Finanza ha sequestrato un assegno di ottanta milioni di lire (emesso quindi diversi anni fa) fatto da Bassolino all'amico e compagno di partito. Il sospetto, respinto con decisione dall'indagato, è che la villa di Cortona sia stata acquistata con denaro proveniente da irregolarità nel settore dei rifiuti. Il governatore, stando alla documentazione ufficiale, non possiede beni immobili nè un conto corrente. Mesi fa i legali di parte civile della Regione e di 19 amministrazioni comunali avevano chiesto il sequestro conservativo dei beni dei 28 imputati coinvolti nel procedimento sui rifiuti, incluso Bassolino; la richiesta venne respinta in marzo dal gup Marcello Piscopo, ma intanto i legali avevano fatto verifiche ed erano arrivati a una conclusione: «Non siamo riusciti a rintracciare beni intestati ad Antonio Bassolino». Il processo al governatore e agli ex vertici dell'Impregilo sta andando molto a rilento. Dopo l'ennesimo rinvio per questioni procedurali, a prossima udienza è fissata per il 12 novembre. In molti ritengono che i reati saranno prescritti. (Titti Beneduce da il Corriere del Mezzogiorno)

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