Meta - A sei mesi dalle elezioni che porteranno al rinnovo del consiglio comunale già si infiamma il clima politico in quest’angolo di Costiera. E mentre la maggioranza è in attesa che il sindaco in carica Bruno Antonelli decida se candidarsi o meno, ad accendere la miccia dall’opposizione è l’ex primo cittadino Carlo Sassi (foto) che ha fatto tappezzare i muri della cittadina con decine di manifesti dai toni già polemici con slogan che richiamano un po’ lo stile della campagna del candidato democratico alla Casa Bianca, Barack Obama: «Cambiare Meta è possibile: io ci credo. Resistere, resistere, resistere”, è lo slogan scelto per aprire ufficialmente la corsa alla prima poltrona del palazzo di via Municipio. «Il deterioramento dell’attività amministrativa degli ultimi anni è sotto gli occhi di tutti ed a questa maggioranza è mancata ogni capacità di progettare”, attacca l’ex sindaco. Tutto da buttare nell’esperienza di governo della giunta Antonelli? «La prova è rappresentata dal fatto che non solo non sono state realizzate le opere già progettate e anche finanziate, ma non si è pensato neppure di offrire soluzioni alternative ai problemi di Meta», prosegue Sassi, che assicura di avere dalla sua già una «squadra di esponenti della società civile ai quali andranno affiancate persone di più solida esperienza politica». Il riferimento è all’ex assessore Giuseppe Tito attualmente impegnato in un analogo progetto unitario del centro-sinistra, comunque alternativo all’attuale maggioranza. Ed è a Tito, che vanta una significativa esperienza amministrativa proprio al fianco di Sassi, che guarda con attenzione l’ex sindaco con l’obiettivo di mettere su una coalizione competitiva anche sotto il profilo dei consensi. Nulla di definito anche sul fronte della maggioranza. Se da un lato, infatti, il primo cittadino non ha sciolto la riserva circa una sua possibile ricandidatura, gli aspiranti alla sua successione non mancano. Il tutto, poi, è reso ancora più complicato dal fatto che in giunta convivono, non senza difficoltà, sia esponenti del centro-destra che del centro sinistra. Risultato? Un assessore, Antonino Russo, nelle scorse settimane ha rassegnato le dimissioni perché sarebbe stato scavalcato dai colleghi in alcune decisioni importanti, ed un consigliere, Giuseppe Aprea, si è incatenato al cancello del cimitero per protestare contro il presunto immobilismo della sua stessa maggioranza. Il sindaco, tuttavia, dice di contare sulla tenuta della coalizione e bolla come “ridicola” la discesa in campo dell’ex primo cittadino Sassi. (Francesco Aiello il Mattino)
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