sabato 3 gennaio 2009
Napoli, confermato l'arresto per i due assessori del Pd
Il tribunale del Riesame di Napoli ha confermato le ordinanze agli arresti domiciliari per i due ex assessori comunali Felice Laudadio e Ferdinando Di Mezza, coinvolti nell'inchiesta sugli appalti al Comune di Napoli. Un improvviso stallo nei colloqui fra il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino e il segretario provinciale del Pd Luigi Nicolais, c'è stato nel corso di un incontro avvenuto in serata, a Napoli. L'ipotesi della formazione di una giunta di forte discontinuità con la precedente sembra essere svanita nelle ultime ore. L'ampio rinnovamento che nei giorni scorsi il sindaco in qualche modo aveva preannunciato, nel corso degli ultimi incontri con gli esponenti locali del Pd, sembra ora lasciare il posto alla sola sostituzione degli assessori indagati nell'ambito dell'inchiesta della Procura sugli appalti Romeo. Il segretario Nicolais ha incontrato il sindaco a casa sua, per discutere ancora della nuova squadra e del programma di governo della città. L'incontro però ha fatto registrare un improvviso gelo nei rapporti fra la Iervolino e il Pd. Secondo indiscrezioni, il sindaco avrebbe fatto dei passi indietro rispetto alla linea voluta dal partito, intervenuto in modo incisivo su palazzo san Giacomo proprio in seguito alla inchiesta giudiziaria. Nicolais ha ribadito anche oggi la linea della fermezza, chiedendo un rimpasto sostanziale, per marcare la discontinuità con l'amministrazione precedente. Sì alla permanenza, nella nuova giunta, al vicesindaco Tino Santangelo e all'assessore alla Legalità Vincenzo Scotti - irrinunciabili per il primo cittadino -, ma in un contesto di forte rinnovamento, riguardo a tutte le altre caselle. Il Pd ha nuovamente avanzato anche la proposta di ridurre la giunta. Non è escluso un ulteriore incontro con l'onorevole Nicolais, per uscire dall'improvviso impasse. (L’Unità.it)
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