lunedì 26 gennaio 2009

Nuovo porto, petizione dei cittadini

Piano di Sorrento - Hanno raccolto centinaia di firme per far sentire la voce dei cittadini nell’organizzazione della gestione del porto di Marina di Cassano. Ieri mattina, in piazza Cota il movimento civico «In città» ha promosso una petizione da inoltrare al Comune e alla Regione. «Si tratta solo della prima iniziativa, seguita all’incontro pubblico dello scorso mese di novembre per affermare una serie di principi e proposte che attengono non solo alla gestione dello specchio d’acqua, ma al rilancio dell’intero borgo di Marina di Cassano, sia dal punto di vista economico che della vivibilità», spiegano i promotori dell’iniziativa, coordinati dall’avvocato Gioacchino Maresca. Due gli aspetti sui quali viene richiamata l’attenzione delle istituzioni locali in una fase delicata come quella attuale nella quale si stanno valutando le diverse opzioni di governo dell’area litoranea con l’organizzazione degli spazi a terra e in acqua. Da un lato, infatti, viene sottolineata la natura pubblica dei fondi con i quali si sta procedendo alla ristrutturazione del porto, dalla quale discende inevitabilmente il carattere della gestione che «deve tutelare gli interessi di tutti e rappresentare un volano per il rilancio dell’economia della nostra città, sia sotto l’aspetto turistico che commerciale». Dall’altro «la tutela della balneazione, considerata l’esiguità degli spazi a disposizione, da realizzare con «la previsione di spiagge libere attrezzate». Un capitolo a parte, poi, è quello relativo ai depositi presenti nella marina che devono poter essere trasformati in attività turistico-ricettive. «Sono queste alcune idee che proponiamo a chi ha responsabilità di governo della nostra città, nella speranza di arrivare a scelte condivise», hanno scritto i promotori dell'iniziativa su un manifesto fatto affiggere sui muri di Piano. Intanto, procedono le opere di ristrutturazione del porto e al momento resta da fare unicamente la pavimentazione della banchina e l’allestimento dei servizi a terra. Nel dettaglio il progetto di riqualificazione, dal costo complessivo di circa cinque milioni di euro, ha comportato l’adeguamento del molo e della banchina di sopraflutto che è stata allungata di circa 90 metri, passando dai precedenti 290 metri ai definitivi 380 metri. Ex novo, invece, è stata realizzata la banchina di sottoflutto che si protende in mare per poco più di cento metri, perpendicolarmente alla linea di costa. Per difendere l’arenile dal fenomeno dell’erosione, inoltre, è stata ampliata anche la scogliera. Infine, il piano di recupero prevede la bonifica e lo scavo dei fondali antistanti l’area portuale, la ristrutturazione della banchina di pesca, degli ormeggi e dei locali di ricovero per reti e attrezzature. (Francesco Aiello il Mattino)

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