lunedì 12 gennaio 2009
Sorrento, l'anno che verrà.
Sorrento - Molti mi pongono questa domanda: Quali sono le previsioni sull´economia sorrentina, quale analisi e quale messaggio dare? Provo sinteticamente a dare una risposta, ma una premessa è d´obbligo: il mio non è un messaggio "politico" è semplicemente il modo - sintetico - di vedere le cose dal mio osservatorio di uomo di finanza, uomo di banca. Un fatto certo è che "siamo in una situazione di grande debolezza economica". Abbiamo perso circa il 25%/30% dell´asset turistico, la domanda è debole ed i piani di sviluppo in programmazione sono praticamente assenti. Diciamo che “nulla sarà più come prima”. Lo tzunami recessivo ci ha colpito e stiamo ancora "nelle nuvole"!! Per il turismo, settore trainante del nostro territorio, l´esito della crisi porterà ad un autentico cambiamento "culturale e commerciale" che deve vedere gli operatori pronti ad “afferrare” le trasformazioni "dettate" dal mercato se vorranno restare "in sella". Vi dovranno però essere azioni innovative e qualitative. Bisogna cambiare la mentalità e la politica - assente completamente - deve iniziare a fare la sua parte. Non ho letto alcuna dichiarazione dei Politici dell´Amministrazione sorrentina sulla "crisi del turismo", è un danno al danno. A mio parere l´imprenditore sorrentino ha già ben dimostrato di essere persona capace di trasformarsi e ce la farà, a patto che "imparerà a ragionare in modo collegiale" ed "ad essere meno succube della politica". Reagire, reagire, reagire. Signori le aziende sono degli imprenditori e questi debbono difenderle ed affrontare la "completa cecità degli altri". Altra azione da attuare, e subito, è l´aiuto da dare ai settori paralleli al turismo come il “commercio” e dedicare un´attenzione particolare all´agricoltura ed all´artigianato. Bisogna riscoprire “l´Università delle mani”!! I lavori fatti con le mani ma che sono ugualmente importanti come i lavori di cervello o di scrivania. Bisognerebbe indirizzare i giovani e gli artisti, attraverso un ben definito programma di aiuti e facilitazioni, verso lavori che possono avere anch´essi un alto valore aggiunto perchè l´arte non è solo un lavoro "fatto con le mani" ma è anche "cultura" e riscoperta delle antiche tradizioni che nel breve ritorneranno a risplendere. Quello che invece necessita alla città, alla provincia ed alla regione è l´arricchimento di valide competenze professionali all´interno della classe politica. Ultimamente ho visto un´ambiente politico molto “surriscaldato”, ricco di accuse alle persone e povero di fatti concreti. Non dimentichiamo che in un mondo colpito dai problemi della crisi quello che occorre è, mi ripeto, il lavorare insieme. Le critiche, quelle sane, che vengono indirizzate al modo di operare in politica servono perché aiutano a crescere e, forse, anche a far cambiare le mentalità e le azioni dei politici. Invece quello che non desidero vedere, in quanto non serve alla crescita, è l´ergersi a “giudice” e fare accuse gratuite a persone (politici) che ancora non hanno avuto giudizi dalla magistratura!! Rispettare l´uomo in quanto persona e non ergersi a giudici. Per il bene della città invito tutti gli addetti ai lavori, ed a chi lancia accuse e sentenzia condanne, di lasciare a casa i personalismi e le antipatie: bisogna lavorare per la città. Nel 2009 aiutiamo di più l´Amministrazione Comunale e mi auguro di vedere gli addetti ai lavori della politica programmare il futuro con serenità e con clima disteso. I signori politici lasciamoli lavorare e poi a tempo debito saranno giudicati dalla città e dai cittadini. Il clima deve ritornare “sereno” e “collaborativo”, questo è il mio augurio per l´anno 2009. Infine mi auguro che si dia più ascolto alla "voce sana e saggia dei Giovani" che cominciano a stare stretti in questa Città sempre più "triste". I Giovani hanno "disagio" a vivere in un ambiente così poco ricco di valori e di qualità. Necessita una forte trasformazione, questo è il mio Augurio finale. (Gaetano Mastellone)
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