domenica 4 gennaio 2009

Uno, due e tre …

Favorevole Giulia Bongiorno, presidente della commissione Giustizia di Montecitorio, alla proposta del Pd di istituire un collegio di tre magistrati per decidere sulla custodia cautelare, sia per autorizzare le intercettazioni telefoniche. «La possibilità che venga introdotta una nuova figura - ha detto - mi vede consenziente. E ritengo che sia necessario un collegio anche per valutare l'uso delle intercettazioni. Non si può dire aprioristicamente di no. Il confronto deve essere aperto».

Antonio Di Pietro che avverte: «Le uniche riforme a cui Idv darà il suo avallo in tema di giustizia sono quelle che consentono l’aumento delle risorse, l’aumento del personale e la velocizzazione dei processi. Tutto il resto serva alla casta per non farsi processare e noi non ci staremo»

L’Associazione nazionale magistrati la boccia come «impraticabile» visti gli attuali organici, pena la «paralisi di tanti uffici giudiziari» come dice il leader del sindacato delle toghe Luca Palamara spiegando che «prevedere un collegio di tre giudici porterebbe, per il sistema delle incompatibilità alla paralisi dell’attività dei piccoli tribunali» visto che i giudici si esprimerebbero sulla custodia e non più sul merito. Un problema rilevante visto che i piccoli tribunali sono un centinaio dei 166 uffici giudiziari italiani e che 67 hanno un organico al di sotto delle venti unità.

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