sabato 5 settembre 2009
Abolire tutti i benefici degli ex politici o di chi abbia ricoperto una carica pubblica
Abolire tutti i benefici e i privilegi per chiunque abbia ricoperto una carica pubblica. La proposta arriva dal senatore del Pdl Raffaele Lauro che ha anche presentato un apposito disegno di legge a palazzo Madama. Il provvedimento riguarda tutti coloro che abbiano ricoperto una carica pubblica, istituzionale od elettiva, e per tutti i livelli di governo,centrale o periferico. "Lo spirito con il quale i costituenti avevano inteso assicurare agli organi costituzionali una piena ed intensa autonomia, sottraendo alla fonte legislativa la competenza a disciplinare su materie attinenti allo status e all'attività dei propri membri, si fondava -afferma Lauro all'ADNKRONOS- sulla legittima e condivisibile esigenza di garantire una tutela ampia a soggetti chiamati ad esercitare funzioni di altissimo rilievo nella vita dello Stato. Lo spirito dei costituenti, con il passare degli anni, e' stato sostanzialmente tradito e, attraverso un processo di progressiva stratificazione degli interna corporis acta, si sono venuti consolidando veri e propri privilegi, non solo a vantaggio dei membri dei singoli organi costituzionali, ma anche di coloro che ne avevano fatto parte in precedenza". Lauro non ha dubbi: "Si tratta di una prassi inconciliabile con un regime autenticamente democratico, che trova il fondamento nel principio di uguaglianza, calato nell'articolo 3 della Costituzione Repubblicana. La tutela dell'onorabilita', della dignita' e della trasparenza dell'operato degli organi costituzionali, nessuno escluso,passa attraverso l'abolizione radicale di tutti questi privilegi. Cio'vale, a maggior ragione, per il Parlamento, centro del sistema istituzionale, e per gli ex membri delle due Camere". Il parlamentare del Pdl sottolinea che "qualunque ragionevole benefit, finalizzato al miglior esercizio del mandato, se e' tollerabile per il parlamentare in carica, diventa del tutto intollerabile dopo la cessazione del mandato stesso. In uno Stato democratico, non e' ammissibile, e non solo in tempo di crisi economica, che le persone o i soggetti che hanno ricoperto incarichi istituzionali, anche rappresentativi e di natura elettiva, possano, per anni, o in termini addirittura vitalizi, dopo la cessazione della loro carica, godere di privilegi legati al loro precedente status, come uffici, personale pubblico, auto, scorte, franchigie varie e diverse sul trasporto o altri servizi". Nel provvedimento presentato da Raffaele Lauro si prevede di intervenire direttamente nei confronti di tutti quei soggetti, la cui attivita' e le cui funzioni sono regolate con legge dello Stato. Si prevede, al riguardo, che i titolari di qualsiasi carica di governo o di qualsiasi incarico pubblico con responsabilita' di direzione e di gestione, dal giorno successivo alla cessazione della carica o dell'incarico, decadano automaticamente da ogni beneficio legato a quella carica. Sono inoltre previste, in caso di trasgressione, adeguate sanzioni penali, nonche' l'obbligo della restituzione dei benefici e dei vantaggi indebitamente fruiti e il risarcimento del danno alle competenti amministrazioni. Al fine di assicurare che anche le Regioni adottino una disciplina analoga, si stabilisce che le disposizioni del disegno di legge siano da intendersi come principi fondamentali di coordinamento della finanza pubblica. (Adnkronos)
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