"E' impossibile assorbire i 200mila precari della scuola: nessun governo ne sarebbe in grado". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, sottolineando che "se si considerano precari anche quelli che hanno svolto anche un solo giorno di supplenza allora sono tali anche 229mila docenti: si tratta di un numero altissimo dovuto a politiche sbagliate dei governi passati". L'anno scolastico inizierà all'insegna della tensione per le proteste dei precari. Ieri, il ministro della Pubblica distruzione, davanti alle telecamere del Tg della Rai, ha affermato che non parla con loro, perchè alcuni di essi appartengono all'Italia dei Valori. “Insomma ha deciso che il precario ha diritto alla parola solo se fa parte della sua fazione politica, quindi del Pdl. E’ un atteggiamento palesemente antidemocratico, tipico dei sistemi totalitari, dove il cittadino viene discriminato sulla base delle sue convinzioni politiche. La colpa dei precari in questione è quella di simpatizzare per IdV. Maria Stella Gelmini dimentica che anche questi docenti sono italiani ed hanno diritto di parlare, pensare e protestare, e un ministro di un Paese democratico ha il dovere di ascoltarli.”Lo scrive Antonio Di Pietro, sul sito dell'Italia dei Valori. Durissima, anche la risposta del PD. "C'è gente precaria nella scuola, che dopo dieci, dodici anni viene mandata a casa. Neanche i padroni delle ferriere fanno quello che stanno facendo Gelmini e Tremonti", ha detto Bersani. "C'è gente che ha fatto il mutuo ed ora non sa come pagarlo, gente disperata che va letteralmente a piangere nelle banche. neanche i padroni delle ferriere fanno quello che stanno facendo Gelmini e Tremonti".
Scuola, protesta dei precari a Napoli 300 docenti davanti al Provveditorato
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