Fonte: Antonino Siniscalchi da Il Mattino
LA CERIMONIA
Massa Lubrense - Le emozioni sono quelle di sempre. Nel ricordo delle vittime del mare. Si ripropongono con la stessa intensità dopo 44 anni dalla realizzazione del santuario sommerso, Ieri mattina, una comice di imbarcazioni da diporto, ma non solo, ha caratterizzato la tradizione festa della Madonnina del Vervece, con la messa celebrata da don Antonino Di Maio, sull'omonimo scoglio dedicato al "sub che perse la vita in mare", sulla rotta Sorrento-Capri. Prologo della giornata, sabato sera la consegna del Premio Vervece 2018 alle navi «Diciotti» e «Dattilo» della VI Squadriglia navale delle Capitanerie di porto, ritirato dal comandante della Capitaneria di porto di Castellammare, Guglielmo Cassone. Nella tre giorni di iniziative, venerdì scorso, nel Chiostro di Marina Lobra, anche la mostra «Riflessioni Massesi» con le foto di Costanza Filangieri di Candida, la presentazione del libro di Carlo Franco «Quando Napoli andava a vela» e il concerto degli allievi del Liceo artistico musicale Francesco Grandi di Sorrento, diretto dal maestro Domenico Guastafierro. Ieri mattina, nel corso della cerimonia, introdotta dal sindaco di Massa Lubrense, Lorenzo Balducelli e dal presidente della Fondazione Vervece, Gaetano Milone, recitata la preghiera alla Madonnina del Vervece di Rosario Di Nota, l'Ave Maria eseguita dal soprano Anna Maria D'Esposito, il Silenzio fuori ordinanza, la benedizione della corona di alloro, gli onori alla Madonnina del Vervece da parte dei velisti partecipanti alla trentesima edizione del Trofeo Eduardo de Martino e della Coppa Santa Maria del Lauro, la benedizione delle pietre dei comuni di Monte di Procida e di Procida, di Salvatore Sorrentino (Pappuzzo), del Rotary distretto 2100, della Comunità di Marina di Puolo.
Presenti alla cerimonia tre delegazioni comunali - Ercolano, Monte di Procida e Procida - oltre a quelle delle amministrazioni municipali della penisola sorrentina, i vertici lo cali delle forze dell'ordine, dai Carabinieri alla Polizia di Stato, dalla Capitaneria di Porto alla Polizia Locale alla Guardia di Finanza, il cui nucleo sommozzatori ha depositato una corona ai piedi della statua della Madonnina sommersa, oltre a rappresentanze della Croce Rossa Italiana, della Protezione Civile, dell'Area Marina Protetta Punta Campanella e di numerose associazioni di subacquei. La storia della Madonnina è legata a filo doppio con quella agonistica di Enzo Maiorca. Il 28 settembre 1974 il campione siracusamo raggiunse 87 metri di profondità, stabilendo il nuovo primato mondiale per l'epoca. A ricordo dell'impresa, alla profondità di 12 metri, fu posta la statua della Vergine.
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