mercoledì 28 dicembre 2022

Così l`ironia sulla Circum diventa virale sul web. Ora ce la invidiano anche gli utenti di Trenord

L'autore della pagina su Fb è un pendolare: 130 mila i followers 

di Fabrizio Geremicca da Il Corriere del Mezzogiorno 

Tutto è iniziato per gioco. «Ero nella stazione di Pioppaino ed aspettavo il treno, come sempre in ritardo. Fu allora che mi chiesi se fosse stata fino a quel momento realizzata una pagina satirica sulla Circumvesuviana. Non c'era e decisi di provare a farne una io». E' nata cosi nel 2015 - racconta Giovanni Masturzo - Circumvesuviana, guida ai misteri ed alle soppressioni, che conta oggi 125.000 like e 136.000 followers. Un fenomeno social che ha varcato i confini regionali. E' di pochi giorni fa la lettera inviata al Giorno, quotidiano milanese, da una lettrice che citava appunto la pagina social sulla Circum per esorcizzare il disagio di migliaia di utenti ogni giorni e si rammaricava che in Lombardia non ci fosse qualcosa di simile per ironizzare sulle sue disavventure con Trenord. L'inventore della Guida ai misteri della Circum, va da se, non poteva che essere un pendolare. Ha 39 anni, vive a Castellammare di Stabia e lavora in un'azienda che produce cioccolato a Piano di Sorrento. Venticinque minuti scarsi di treno separano i due Comuni ma, nella quotidiana esperienza di Giovanni Masturzo, possono diventare il doppio tra ritardi, corse soppresse e guasti. «All'inizio — ricorda — aggiornavo la pagina da solo. Ora ricevo decine di contributi e segnalazioni al giorno. Quando i viaggiatori notano qualcosa di strano mi scrivono e mi mandano foto. Devo selezionare il materiale e scegliere quello che mi sembra più interessante». Quasi un lavoro per Giovanni e sarebbe il terzo. «Il primo - racconta - è quello che mi da da vivere ed e nella fabbrica di cioccolato. Poi scrivo sceneggiature per spot pubblicitari e cortometraggi».


 

Dalla pagina Facebook che ha creato è bandito il malanimo, che pure a volte sarebbe giustificato. «L'idea che mi ha mosso ed intorno alla quale si è creata una comunità — spiega — e stata di sublimare la rabbia per le mille disavventure che viviamo in Circum sul filo della ironia». Ecco, dunque, il bestiario del treno, nell'ambito del quale l'ultimo arrivato è stato il topo immortalato un paio di giorni prima di Natale da un passeggero sulla linea Napoli - Sorrento. Il ratto, intervistato in esclusiva, dichiara che dopo il viaggio in Circum il suo desiderio immediato è tornare nelle fogne. «Prima di lui - racconta Masturzo - abbiamo ospitato un polpo, sempre in periodo natalizio. Anch'esso fotografato mentre si aggirava per un vagone». C'è poi la serie dei viaggi nel tempo, quelli che i pendolari compiono grazie ai display dei treni, che talora riportano date ed orari futuristici o di epoche passate. Ancora - e pare abbiano riscosso uno straordinario successo - le Circurnuesuvianeidi. «Era l'anno delle Universiadi - ricorda il promotore della pagina facebook - e pensai che fosse carino inventare dieci discipline sportive del pendolare. Per esempio, il salto del tossico a piazza Garibaldi, i cento metri da un binario all'altro quando cambia il treno in partenza, il salto in lungo quando tocca abbandonare un treno in avaria fuori stazione». Le pseudonotizie che hanno riscosso maggiore successo? «Era da poco scoppiata la guerra tra Ucraina e Russia e circolava sui social la bufala che l'inviato Giletti non fosse ad Odessa, ma a casa sua. Pubblicai un fotomontaggio con il giornalista ritratto nel sottopassaggio della stazione di Barra, che tra l'altro evoca scenari postbellici. Aggiunsi che era stato avvistato proprio lì. La notizia fu commentata da tre milioni di persone e, per quanto assurdo possa sembrare , molti hanno creduto fosse vera». Come, del resto, tanti hanno preso seriamente la "bufala" che tre turisti si erano lamentati di avere pagato a Scafati ottanta euro per tre caffè. «In questo caso - racconta Giovanni - lo spunto era legato al fatto che noi della Circum abbiamo ribattezzato la stazione di Scafati la piccola Venezia perché, quando piove, si allaga esattamente come accade a piazza San Marco, senza Mosè, quando c'è l'acqua alta. Pure in questo caso c'è chi ci ha creduto». Resta la curiosità di sapere se Umberto De Gregorio, che è il presidente di Eav, si sia mai fatto vivo con Masturzo. «Una volta - risponde Giovanni pubblicò un post per puntualizzare una cosa, ora non ricordo bene quale». Le buone intenzioni per il 2023? «Continuare a far crescere la comunità della pagina Facebook e far conoscere sempre di più Vesuviana, state of mind: il mio libro che a gennaio compirà un anno. È edito da Rogiosi ed ha venduto finora un migliaio di copie».

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