lunedì 19 dicembre 2022

Patrizio Rispo e l`altra grande passione: «A Natale vi aspetto tutti al mio Risporante»

di Michelangelo Iossa da Il Corriere del Mezzogiorno 

«… E un posto al sole ancora ci sarà»: ogni giorno, dal 21 ottobre 1996 ad oggi, per oltre seimila puntate e ben 37 stagioni tivù, milioni di spettatori sono incollati allo schermo per scoprire le vicende dei protagonisti di un posto al sole, la più longeva soap opera italiana, in onda su Rai Tre dal lunedì al venerdì. Protagonista-simbolo di questo prodotto seriale di mamma Rai è Patrizio Rispo: un passato da attore di teatro, cinema e televisione, ma anche da interprete di cabaret e addirittura di stuntman. Rispo è orgoglioso e felice del suo Raffaele Giordano, ruolo che gli ha regalato popolarità e affetto da parie del grande pubblico. «La mia passione per la recitazione è esplosa mentre ero al liceo, interpretando piccoli ruoli o facendo la comparsa in molti sceneggiati Rai degli anni Settanta. - racconta Rispo - A 19 anni mi trasferii a Roma per inseguire il mio sogno di attore. Lì ho sviluppato anche un mio personale talento per la cucina. Mio padre aveva sette fratelli e tutti avevano un talento spiccato ai fornelli: mio padre era rigorosissimo con le ricette, si atteneva alla tradizione, mentre io ho sempre voluto sperimentare, è un grande gioco per me, proprio come la recitazione». Nel corso degli anni romani, fattore partenopeo ha conservato e raccolto foglietti, appunti, taccuini colmi di ricette da lui sperimentate e la sua casa si era trasformata in una agorà per buongustai, soprattutto meridionali:


 

«La chiamavamo 'Ambasciata Borbonica' perché venivano amici e colleghi dalla Sicilia, dalla Puglia, dalla Calabria e dalla Campania - scherza Rispo - e quindi decisi di raccogliere le mie ricette in un piccolo libro, che si trasformò nella bomboniera del mio primo matrimonio, per poi diventare il nucleo del mio volume di ricette Un pasto ai soie. Dall'autunno dello scorso anno, quella passione per la cucina si è idealmente 'imprigionata' in un ristorante, il Tucci's di via Nisco, nel cuore del quartiere Chiaia, a due passi dal liceo Umberto: «Con un gruppo di amici abbiamo deciso di dar vita a questo ristorante con american bar che oggi è per me luogo di ritrovo, ufficio e punto di ristorazione», spiega Rispo. Il nome del Tucci's è un omaggio a Stanley Tucci, come rivela Patrizio Rispo: «è uno dei miei attori preferiti, ha origini italiane, cucina molto bene e con il suo Searching For Italy ha raccontato la bellezza dell'enogastronomia italiana nel mondo». Ogni domenica il Tucci's si trasforma nel "Risporante", con Rispo nel ruolo di suo chef principale. «Mi diverto moltissimo e sono affiancato da altri due chef - Gennaro e Gennaro (ma anche il pizzaiolo si chiama Gennaro, così non mi confondo!) - e preparo le mie ricette, tra tradizione e innovazione». Da mezzogiorno alle 15.30, ogni domenica, il Risporante apre i suoi battenti e accoglie clienti da tutto il mondo: «Merito di Napoli, della nostra pizza e di un posto at soie» rivela Rispo: «Quando mi mostrano le aree del mondo in cui il pubblico vede un posto ai soie, mi sembra di trovarmi davanti alla mappa del Risiko. Dalla Francia alla Ciña, per non parlare degli Stati Uniti, è incredibile. Siamo andati in tour molte volte ad incontrare i telespettatori. Ogni giorno mangiavo in una casa differente ed ero accolto con un affetto davvero incredibile. Grazie alla nostra soap molti italoamericani di terza o quarta generazione si sono riappropriati della lingua italiana e napoletana». Impegnato ai fornelli del Risporante, l'attore è alle prese con la preparazione di paccheri fritti con sugo alla Norma, del ragù della domenica ma anche delle ricette della tradizione: «Per i giorni di Natale preparerò l'insalata di rinforzo, che non può mancare nelle festività, mentre per Capodanno mi dedicherò agli ziti con sugo di agnello». E un ‘pasto’ al sole ancora ci sarà.

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