Vico Equense - Il Partito Democratico di Vico Equense ha interrogato l’amministrazione comunale per sapere «perché l'unico operatore che fornisce la connessione ad internet con la fibra non compare nell'elenco degli operatori accreditati con INFRATEL (MISE)». Ieri in consiglio comunale la domanda di attualità, presentata il 22 dicembre dai consiglieri di minoranza, doveva essere discussa, ma l’ esecutivo cittadino non ha avuto il tempo di studiarsi il caso: “lo farà con calma e per iscritto” chiariscono i Democratici, rimarcando che le piccole e medie imprese e i professionisti di Vico Equense per il prossimo anno non potranno accedere al bonus connettività: un contributo pubblico dai 300 ai 2500 euro. «Perché Vico Equense è fra gli unici comuni di Italia in cui opera un solo operatore per la connessione a banda larga e sono assenti tutti i principali operatori di mercato nazionale (TIM, VODAFONE, WIND-TRE), nonostante le rassicurazioni di questa amministrazione comunale all' Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM)?» E’ una delle domande dei Dem, che inoltre si chiedono anche «perché i cittadini di Vico Equense sono costretti a pagare per la fibra mediamente il doppio di qualsiasi altro cittadino italiano?». E ancora: «quale è stata l'utilità per il Comune di Vico Equense nel mantenere questa situazione di monopolio di fatto e quali sono stati i danni per i cittadini in tutti questi anni?».
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