venerdì 17 giugno 2011

Flora Beneduce: “Chi è in giunta rinunci al ruolo di consigliere”

Vico Equense - Non sono solo rumors. È sempre più vicino il rimpasto nella giunta della Regione Campania. Il documento sottoscritto dai consiglieri campani in quota PdL sembra aver sortito l’effetto desiderato. Il governatore Stefano Caldoro non può non ascoltare la voce di chi, a conti fatti, invoca una scossa per ripartire dall’impasse del parlamentino campano. Infatti, come ha chiesto il Popolo della Libertà della Campania, la giunta deve essere composta solo in parte da tecnici. Gli assessori restanti dovranno essere coloro che hanno ottenuto un importante consenso elettorale. Sulla stessa linea anche Flora Beneduce, coordinatrice per la provincia di Napoli del Punto PdL. “Io credo che lo stallo dell’azione governativa della Campania abbia, in parte, determinato l’esito delle elezioni a Napoli – commenta Flora Beneduce -. È necessario che si imprima un cambio di rotta. Condivido lo spirito del documento firmato dai consiglieri regionali azzurri, ma ritengo opportune delle precisazioni. Sono convinta che sia opportuno scegliere gli assessori sulla base dei voti, ma non è giusto che questi conservino anche la poltrona di consiglieri. Il governatore si era impegnato a non permettere situazioni del genere e, del resto, è stato esemplare il comportamento di chi ha rinunciato al doppio ruolo. A questo punto, ritengo che certe misure siano più che mai urgenti, anche alla luce delle direttive del coordinatore nazionale Alfano”. Flora Beneduce, donna impegnata nel mondo dell’associazionismo ambientalista e cattolico, nelle elezioni per il rinnovo del consiglio regionale della Campania ha conquistato circa 14mila preferenze. “Il mio impegno nella società civile è stato premiato con i voti di moltissimi cittadini campani che in me hanno riposto la loro fiducia – continua la dottoressa Beneduce -. È per questi elettori e per tutti i cittadini della regione che auspico un cambiamento. È questo il momento di rispondere alle aspettative delle donne e degli uomini che hanno dato al PdL e al presidente Caldoro il mandato di governare la Campania. Ora il rimpasto è indispensabile. Mi auguro che le donne che dovranno avere un posto in giunta non siano solo scelte determinate dai loro legami agli uomini di potere, ma siano espressione di un genere a cui non appartengono solo veline e compagne/mogli di. La quota rosa non deve essere un’imposizione legislativa, ma un’opportunità di crescita per tutta la Regione. È per questo che a nome di tanti cittadini campani chiedo al coordinatore Nicola Cosentino e ai vertici del partito attenzione massima per virare energicamente verso una gestione diversa della Regione. Incarichi di responsabilità istituzionale siano affidati a uomini e donne che hanno saputo ascoltare e interpretare le esigenze della gente, che abbiano lavorato per fornire riscontri alle domande poste, che siano stati attivi sul territorio, che siano conosciuti per l’impegno civile e non per affaire sentimentali o per passaggi in televisione”.

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