mercoledì 14 gennaio 2009

Provinciali, si parla di candidature

Contro l’abolizione delle Province, venerdì 30 gennaio consigli aperti e manifestazioni di piazza. Province sul piede di guerra, dunque, per difendere la loro esistenza, cercando di confutare ciò che molti ritengono: che siano, cioè, enti inutili che servono solo a fare aumentare le spese dello Stato. Secondo l'Unione delle Province italiane la loro abolizione sarebbe sbagliata ed antieconomica. Attualmente le Province sono 104 (togliendo Trento e Bolzano) ma alle prossime amministrative si aggiungeranno Monza-Brianza, Fermo e Barletta-Andria-Trani. Nel corso della XVI legislatura sono state presentate in Parlamento otto proposte di legge costituzionale per l'abolizione delle Province: quattro in Senato e quattro alla Camera, di nessuna è cominciato l'esame in Commissione. Candidati, coalizioni, consultazioni: grandi manovre in vista delle elezioni di primavera che, il 6 e 7 giugno 2009 per il rinnovo del consiglio provinciale di Napoli. Il Circolo PD di Gragnano si vedrà con quello di Vico Equense per discutere di candidature. Alle scorse elezioni provinciali - nel collegio Vico Equense, Gragnano, Pimonte e Agerola - gli ex DS raggiunsero con difficoltà l’11,8% e la ex Margherita si fermò al 9,5%, non eleggendo nessun consigliere provinciale. Fine mandato per Dino Di Palma, ma nel centrosinistra le decisioni sono ancora in fase di stallo. Napoli e provincia si preparano a "primarie di coalizione", ma non tutti sono d’accordo. " I Verdi non parteciperanno alle eventuali primarie per scegliere il candidato del centro sinistra alle elezioni per il Presidente della Provincia di Napoli". Rispetto all'ipotesi formulata dal neo commissario del Pd, Enrico Morando, il consigliere regionale dei Verdi, Michele Ragosta, membro dell'esecutivo nazionale del Partito, la sua scelta l'ha già esplicitata ed è di riconferma automatica del presidente uscente Dino Di Palma. " Non parteciperemo alle primarie perché la ricandidatura Di Palma non può essere messa in discussione - ha spiegato Ragosta – ha operato bene alla provincia di Napoli riuscendo a contraddistinguersi in un territorio devastato politicamente e non è giusto che paghi il prezzo di una lotta intestina al Partito Democratico". Come già ribadito in altre occasioni, il consigliere regionale dei Verdi ha fatto anche notare che la scelta dei candidati per le elezioni provinciali di giugno deve avere una coerenza su tutto il territorio regionale. " Non possiamo tollerare che ad essere messi in discussione siano solo i presidenti uscenti che non appartengono al Pd, mentre in caso inverso la ricandidatura è stata automatica – ha aggiunto infatti Ragosta- ribadisco che i Verdi sono pronti a tirarsi fuori dall'attuale coalizione, non solo a Napoli e ad esprimere candidati autonomi, come il presidente uscente Di Palma e chi vorrà sostenere questa scelta". Approfittando delle difficoltà di un centrosinistra allo sbando, il Pdl tenta di accelerare. Al momento è in pole position Marcello Taglialatela, deputato di Alleanza nazionale.

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