martedì 18 agosto 2009

Non chiamatele ronde…

Non chiamatele ronde. Ne è convinto il presidente del Consiglio Provinciale di Napoli, Luigi Rispoli, che richiama un passaggio del decreto del Ministero degli Interni in cui ''non si parla di ronde, ma di “osservatori volontari” e, quindi, di volontariato per la sicurezza territoriale''. ''Credo che nelle nostre città non ci sia bisogno di ronde o cose simili, ma solo di volontari per la sicurezza impegnati nella lotta al degrado urbano e in iniziative di sostegno ai cittadini''. ''Il decreto legge sulla sicurezza - aggiunge Rispoli - prevede infatti che associazioni di cittadini, sotto il coordinamento del Sindaco e con determinati requisiti, coordinati e controllati dal Prefetto e dal Comitato provinciale per l'ordine e sicurezza pubblica, possano essere impegnati in precise attività civili. Saranno i Sindaci a decidere se e dove si faranno, come del resto già succede in altre città, ad esempio Verona, stipulando convezioni con le associazioni sotto la supervisione della Prefettura, che si limiterà a fare controlli su chi partecipa''. A.A.A. cercasi volontari per ronde cittadine. Il sindaco di Cercola Pasquale Tammaro, ha invitato le associazioni ed i cittadini del paese a formare ronde cittadine. Ma finora, forse complice il periodo estivo, la risposta è risultata al di sotto delle aspettative. «Lo scopo - ha precisato il primo cittadino - è quello di collaborare con le forze dell’ordine nel rispetto del decreto governativo sulla sicurezza ed in sintonia con il senso civico di ogni singolo cittadino. Finora, però, sono poche le persone che hanno risposto all’invito, ma c’è tempo per manifestare la propria disponibilità ed essere inseriti nel costituendo albo prefettizio».

Tango della ronda

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