
Massa Lubrense - Per Natale e Capodanno in tavola pesce pregiato della Riserva marina di Punta Campanella: razziati i fondali che circondano lo scoglio del Vervece. Nella zona a tutela integrale, a dispetto del ripopolamento avvenuto negli ultimi anni, svaniti cernie, saraghi, barracuda, dentici e salpe. Un attentato all’ambiente che induce Antonino Miccio, direttore della Riserva di Punta Campanella, a ipotizzare «la sospensione delle licenze per la pesca». I danni prodotti con il saccheggio dei fondali attorno al Vervece sono stati accertati dai monitoraggi effettuati dall’Area marina protetta e dal Centro immersioni. «Si tratta - spiega Antonino Miccio - di un atto gravissimo che colpisce il cuore del Parco marino e sconcerta il pensiero che, nel giro di una sola notte, sia stato vanificato il ripopolamento dei fondali attorno al Vervece avvenuto con l’attuazione delle rigide normative collegate all’istituzione della Riserva. I pescatori di frodo, probabilmente, non si sono resi conto del danno che hanno causato a tutti, a cominciare dai pescatori che operano sul territorio. Saremo costretti a prendere seri provvedimenti ed eventualmente a sospendere tutte le autorizzazioni per la pesca fino a quando la situazione non sarà tornata sotto controllo». Il 2011 inizia con una nuova emergenza per il Parco marino di Punta Campanella, anche se non è una novità l’allarme lanciato contro le illegalità perpetrate ai suoi tesori. La pesca di frodo, nonostante l’impegno costante delle forze dell’ordine, rimane un problema per la tutela dei fondali della penisola sorrentina. È difficile arginare l’assalto infinito di pescatori di frodo e datterai che, specie nelle ore notturne, infliggono seri danni ad una delle aree naturalistiche più belle d’Italia. Durante le festività, capitaneria di porto, carabinieri, polizia e guardia di finanza hanno istituito un coordinamento per intensificare i controlli in un periodo in cui prezzi e domanda del pescato lievitano notevolmente per allestire i cenoni di Natale e Capodanno. Gli interventi hanno prodotto il sequestro di quantitativi di datteri nelle pescherie della provincia di Napoli e una pioggia di denunce. (Gennaro Pappalardo il Mattino)
Nessun commento:
Posta un commento