giovedì 6 gennaio 2011

Vico Equense, Pacchianelle 2011

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Continuo a sostenere che le pacchiane non sono frutto della cutlura locale. Il palio di siena è frutto della cultura locale, ad esempio, non le pacchiane, inventate qualche hanno fa e che non hanno nessun fondamento nelle nostre tradizioni, tanto è vero che quello che fanno vedere sono solo finzioni e travestimenti finti.
Ma si può sempre sostenere il contrario...

Anonimo ha detto...

anche il provolone del monaco non è locale vero? infatti dal nome è di monaco.... per favore prima di sparare idiozie perche si sa fare solo questo, perche non vai a vedere da come nasce questa tradizione? è locale dei monaci di san vito del 1909 e la sfilata dura ormai da 102 anni e non qualche anno fa....
LUCA F.

Anonimo ha detto...

i Frati Minimi l'hanno importata da una tradizione dell'isola di Capri; i contadini ( pacchiani ) portavano per Natale i loro doni( agricoli o casarecci) ai Frati e negli anni cinquanta il famoso Fra Ciccio con alcuni personaggi di San Vito hanno introdotto nel nostro territorio la sfilata delle Pacchianelle. Va ricordato anche fino all'inizio degli anni settanta , le Pachianelle si svolgevano da San Salvatore al Convento di San Francesco ed i promotori erano Fra Benvenuto e Fra Cosimo.

Anonimo ha detto...

C'è anche da ricordare che gran parte di quelle che noi consideriamo "tradizioni" sono state importate da culture estere. Si pensi allo stesso Natale, che ha le sue radici nella cultura pagana. Dunque, seppure le "Pacchianelle" siano state importate da Capri (che resta tuttavia una località molto vicina a Vico), esse ricorrono oramai da oltre 100 anni, e possono quindi essere considerate a pieno una tradizione del territorio vicano. Non vedo alcuna differenza tra il Palio e le Pacchianelle, se non una distanza cronologica.
Giuseppe

Anonimo ha detto...

La distanza cronologica è importante.
Inventare personaggi travestiti da finti palestinesi di duemila anni fa nel '900 è una pacchianata, appunto, che non ha niente di cultura locale, del nostro modo di mangiare, vestire, lavorare, fare poesie e canzoni...
E' una semplice sceneggiata, ma peggiore di quella di Mario Merola che almeno interpretava la Napoli del suo tempo.
Il fatto è che la cultura è fatta di istruzione e di sapere, mentre qua tutti possono appropiarsi di questa parola senza fare lo sforzo di essere veramente colti e studiosi.