Leonardo |
Ci sono ambiti di cui si dovrebbe occupare lo Stato, ma spesso risulta assente e distratto e in questi spazi si inserisce la solidarietà, un aggiustare le somme in un mondo sbilanciato, dove chi ha, sa che non tutto è suo, e chi non ha, sa che altri prendono al suo posto. Ogni associazione ha la sua spinta iniziale fatta di motivi personali e di intraprendenza, di coraggio e di forza, e il tutto si traduce in voglia di fare. La spinta di Leonardo è stata Anna Vanni, che all’inizio aveva idee confuse e poco chiare da sembrare folle. Ma spesso i folli, che assomigliano ai saggi, come affermava Giordano Bruno, sanno di verità e se oggi Leonardo è qui è grazie a un pensiero folle e fantasioso. E quando i pensieri folli si presentano, viaggiano da soli, costruiscono il loro percorso confidando unicamente in se stessi e, quello che poteva essere solo un progetto ambizioso, si è rivelato un bisogno di molti. Occuparsi degli altri, dei giovani, che pure dovrebbe essere un precipuo interesse di un paese che si dica moderno e industrializzato, non fa più notizia. Ci occupiamo di ospiti, di tasse, di politica sterile, quella che resta confinata nei palazzi per sfornare cariche e affari, ma il confronto col mondo vero ormai non c’è più. Dobbiamo creare un mondo più reale e a misura d’uomo, a partire da loro, i giovani, che hanno bisogno di tutto il nostro aiuto per poterlo realizzare. Occuparsi di solidarietà oggi crea qualche pregiudizio nella pubblica opinione, che vede nelle associazioni un modo per spillare soldi. E forse sarà anche che si ha bisogno si soldi, ma l’impegno, quello non si compra né lo si può inventare, deve solo esserci. E cosa cambia mentre aspettiamo e magari ci adoperiamo? Tutte queste domande sono inutili. Chi opera lo fa gratuitamente con ogni mezzo. E’ uno stato e una predisposizione di animo che non offende, fatta da persona a persona, non è perseguibile come una colpa. Insegnare a fare attraverso l’essere, le attività di questo genere non possono che creare benefici e lo sanno bene coloro che da un momento all’altro, passano dall’impossibilità della loro condizione ad un’altra possibile, grazie a chi crede che le cose possano cambiare. Leonardo è l’associazione “del fare per dare” e lo dicono i dati che possiamo fornire su quanto effettivamente fatto in un anno di tempo.
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