Vico Equense - La giustizia a volte è lenta, ma arriva sempre. Dopo sei anni Luigi Salvato, ex segretario comunale, e Luigi Savarese, ex consigliere comunale, sono stati assolti dall’accura di aver falsamente attestato la regolarità degli atti presentati per la candidatura di Andrea Buonocore, poi eletto sindaco di Vico Equense al ballottaggio contro Maurizio Cinque. “Ho sempre avuto piena fiducia nella giustizia - il commento di Luigi Savarese -. Le chiacchiere, le calunnie e le cattiverie non sono mai state un problema, ne lo saranno mai, perché il tempo, vero galantuomo, mette tutto in chiaro”. Fu una mattinata caotica quella del 7 maggio 2016 al Comune di Vico Equense. Quel giorno si presentavano le liste per le elezioni amministrative. Successe di tutto, con uno strascico di polemiche, denunce, ed esclusioni di liste. Buonocore inizialmente venne escluso per mancanza di documenti, poi il Consiglio di Stato ribaltò il verdetto del Tar della Campania e lo ammise al voto. La Procura di Torre Annunziata, però, apri un fascicolo e Salvato fu coinvolto perché da segretario rilasciò un documento in cui veniva dichiarata la conformità di tutti gli atti della civica Vicoinvolgiamo. Compreso il deposito della dichiarazione di accettazione di Buonocore. Ma la firma del candidato, per il pubblico ministero di Torre Annunziata, non venne mai apposta. E tutto ciò a dispetto dell'autenticazione effettuata ugualmente da Savarese. Fu proprio l'ex consigliere a "vistare" il modulo della lista civica. Le indagini si chiusero con un rinvio a giudizio. Per Savarese l'ipotesi di falso fu derubricata in reato elettorale. In sede di requisitoria, la Procura aveva chiesto le condanne di Salvato (un anno e due mesi) e Savarese (nove mesi), ma i due imputati, difesi dagli avvocati Massimiliano Sartore e Francesco Cappiello, sono stati assolti. La sentenza è stata depositata l’altro ieri.
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