domenica 10 dicembre 2023

Depuratore a Marina Grande smantellato entro primavera

di Massimiliano D'Esposito - Il Mattino

Sorrento - Potrebbe avere ancora qualche mese di vita l'impianto di depurazione che sorge nella zona del borgo dei pescatori di Marina Grande, a Sorrento. La dismissione era prevista per fine anno, ma i tempi sono destinati a dilatarsi. «In attesa di formalizzare il cronoprogramma delle azioni strutturali, è verosimile ipotizzare l'ultimazione dei lavori entro la primavera 2024». È quanto si legge in una nota congiunta dell'assessore all'Ambiente del Comune di Sorrento, Ilaria Di Leva e del presidente del Consiglio comunale, Luigi Di Prisco. «A distanza di poco meno di tre mesi dal tavolo tecnico, abbiamo incontrato in seduta ristretta e informale i vertici della Gori per effettuare una ricognizione dello stato di attuazione dell'intervento di dismissione del depuratore di Marina Grande spiegano i due esponenti dell'amministrazione del sindaco Massimo Coppola -. Abbiamo avuto conferma del piano di riparazione integrale della condotta consortile e della conversione dell'impianto in sistema di canalizzazione delle acque reflue e degli overflow a circa 400 metri dalla costa, a vantaggio della salubrità della risorsa mare e della totale balneabilità del sito». Al momento il depuratore raccoglie e tratta i reflui fognari di una parte della città. Poi, una volta ultimate le opere in corso, i liquami saranno convogliati verso l'impianto consortile di Punta Gradelle che serve l'intera penisola sorrentina ad eccezione di Massa Lubrense che da questo punto di vista è autonoma.

 

Come spiegato da Di Leva e Di Prisco si dovrebbe così garantire una maggiore tutela delle acque. Una esigenza avvertita dopo che negli ultimi anni nella baia è stata più volte riscontrata da Arpac la presenza di agenti inquinanti oltre i limiti con la conseguente divieti di balneazione. Alla dismissione del depuratore di Marina Grande seguirà la riqualificazione dell'area interessata, coerentemente alla vocazione territoriale e al fabbisogno economico, valorizzando l'identità socio-culturale del borgo. La superficie è destinata a ospitare un parcheggio. Non solo. «La pregevole diversificazione del profilo produttivo puntualizzano Di Leva e Di Prisco presuppone la preservazione e il rilancio delle attività di pesca che da sempre rappresentano lo strumento di realizzazione di intere famiglie, oltre che la filiera tipica locale. Promuovere lo sviluppo territoriale è per noi un'assoluta priorità, nell'agenda degli impegni politici, soprattutto nell'ottica di conciliare tradizione e innovazione entro una prospettiva di intervento a lungo termine». I due rappresentanti istituzionali rivendicano, infine, i risultati raggiunti grazie al confronto. «L'approccio strategico multidisciplinare e interistituzionale, con cui è stata affrontata la vicenda ha portato frutti per Sorrento e per tutta la penisola sorrentina», concludono Ilaria Di Leva e Luigi Di Prisco.

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