"Ho lasciato Vico, non c'era possibilità di crescere. Formativa l'esperienza di Casal di Principe"
Sant'Agnello - Dottor Maurizio Crotti, lei è il nuovo comandante della Polizia municipale di Sant'Agnello. Qual è il percorso che l'ha portata fin qui? La passione per 1uniforme arriva da lontano, fin da ragazzo. Sono stato allievo della Marina militare, poi ho messo piede nell'Accademia navale di Livorno e, nel 1998, nella Polizia locale. Ho prestato servizio prima a Vico Equense e negli ultimi sette anni anche a Casal di Principe, stavolta come Comandante. Nel mezzo una borsa di studio e una laurea in giurisprudenza. A Sant'Agnello arrivo tramite scorrimento di graduatoria conseguenziale al concorso pubblico del 2022 come istruttore direttivo di vigilanza. Ha passato più di 20 anni a Vico Equense. Ci parla di questo periodo? E il territorio in cui professionalmente ho mosso i primi passi. Mi sono specializzato nel contrasto all'abuso di veicoli esteri, nella viabilità e nei controlli in materia ambientale. L'esperienza acquisita sul campo è stata tanta. Con incarichi e responsabilità maggiori, che li non sono mai arrivati, avrei avuto più margini d'azione, ma non c'erano grandi prospettive di crescita in quel contesto. Le attestazioni di stima dei cittadini, anzi dei concittadini, visto che abito proprio a Vico Equense, restano i ricordi più belli. Nel suo curriculum spicca il ruolo di guida dei vigili a Casal di Principe, territorio complesso e al centro di cronache giudiziarie. Che tipo di esperienza è stata? Un'esperienza stimolante e coinvolgente. Ho lasciato un pezzo di cuore a possibilità di Cresce Casal di Principe. C'è tanta voglia di riscatto. E un luogo che ha ereditato una totale assenza di controllo per decenni. Ho cercato di dare il mio contributo, riuscendo a ottenere tanti risultati, sia nelle azioni di controllo che di riqualificazione del territorio.
Risultati del tipo? Abbiamo portato avanti operazioni di contrasto alle violazioni urbanistiche, allo spaccio nelle scuole, al lavoro sommerso, agli illeciti ambientali. Abbiamo incrementato la videosorveglianza per la sicurezza urbana e indagato sulle ingerenze della malavita nel substrato sociale. Con i beni confiscati alla camorra o per guida sotto l'effetto di alcool e stupefacenti, abbiamo restituito alla comunità tanti edifici e rinnovato anche sede e parco auto della stessa Polizia municipale. In coordinamento con la Commissione disciplinare, ci siamo occupati di assenteismo e delle abitudini difficili da sradicare. Abbiamo avuto la visita del Presidente della Repubblica nella giornata per le vittime delle mafie e studenti provenienti da tutta la Campania per l'anniversario dell'uccisione di don Peppe Diana, nell'ambito della gestione dei grandi eventi. Sono tanti gli ambiti, insomma. Ma è un territorio ricco di potenzialità, che vive la meritocrazia e la legalità come strumenti per strapparsi etichette e pregiudizi. Chi è Maurizio Crotti, al di là del ruolo pubblico e della divisa? Un papà di 3 ragazzi, ormai maggiorenni, sposato dal 2004, anche se scherzosamente a volte dico che il mio primo grande amore è la motocicletta. Mi piace lo sport, ha sempre fatto parte delle mie giornate. Nella quotidianità, come nella vita lavorativa, mi impegno per restare coerente e fermo nelle posizioni e negli impegni presi, ma sempre aperto al confronto. Sicuramente sono esigente, con me stesso in primis. E credo nella legalità come strumento per migliorare le cose.
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