Nel 150mo della nascita del grande compositore, giovedì 13 febbraio 2025, per la stagione dell’Associazione Scarlatti
Napoli - Massimo Quarta (violino), Enrico Dindo (violoncello), Pietro De Maria (pianoforte), tre solisti tra i più famosi al mondo, rendono omaggio a Maurice Ravel con il concerto in programma giovedì 13 febbraio (ore 20.30), al Teatro Sannazaro di Napoli per la stagione dall’Associazione Alessandro Scarlatti presieduta da Oreste de Divitiis. Tre raffinati virtuosi, apprezzati sui più famosi palcoscenici internazionali, sono i protagonisti di una serata speciale che li vede eccezionalmente uniti, e per la prima vola, per celebrare il 150mo anniversario della nascita di Ravel, il grande compositore nato il 7 marzo del 1875 a Ciboure, in Francia. Nel concerto a Napoli, lo straordinario trio Quarta - Dindo - De Maria propone l’ascolto di tre capolavori di Ravel in una sequenza che inizia con la “Sonata per violino e violoncello, op.73”, quindi con “Gaspard de la Nuit, per pianoforte, op.55” per concludersi con il “Trio in la minore per violino, violoncello e pianoforte, op.67”. “Un concerto atteso – sottolinea Tommaso Rossi, direttore artistico dell’Associazione Scarlatti – che ci consente di unirci alle tante celebrazioni che, in Europa e non solo, ricordano l’arte di Maurice Ravel, la sua raffinata perizia compositiva, l’originale capacità di sintesi tra diverse espressioni musicali e la valenza innovatrice che egli pose nell’abilissimo utilizzo di strumentazioni complesse ed inconsuete per il suo tempo”.
Tre opere composte in diversi momenti della vita del grande compositore francese e qui scelte “per offrire al pubblico – si legge in una nota di sala - una significativa incursione nel fantastico immaginario musicale di Ravel fatto di slanci improvvisi, atmosfere rarefatte e lunghe meditazioni”. Si passa dal virtuosismo trascendente di “Gaspard de la Nuit” del 1908, alle aperture espressive, eterogenee e di rara intensità, del “Trio in la minore” del 1914, fino alla “Sonata per violino e violoncello”, un pezzo che all’epoca apparve quasi “sperimentale”, ultimato nel 1922 e dedicato “à la mémoire de Claude Debussy” (nei confronti del quale Ravel testimoniò più volte di nutrire profonda ammirazione). “Questa sonata – così ne parla lo stesso Ravel – credo che segni una svolta nell'evoluzione della mia carriera. La spoliazione vi è spinta all'estremo e comporta la rinuncia al fascino dell'armonia e in orientamento sempre più pronunciato in direzione della melodia”. Biglietti: da euro 25 a euro 12. Informazioni: www.associazionescarlatti.it
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