di Harry di Prisco
Vico Equense - Il nome Vico Equense non deriva dal termine latino cavallo ma da quello di "piana"
quindi un quartiere esteso al punto da avere una certa autonomia, anche oggi
primeggia a Milano dove Vico Equense ha partecipato alla Borsa Internazionale del
Turismo - BIT di Milano, in programma dal 9 all’11 febbraio presso la Fiera, un
appuntamento annuale quello della BIT tra espositori provenienti da tutto il mondo,
gli operatori del settore e il pubblico di visitatori. « Siamo orgogliosi di portare Vico
Equense alla BIT di Milano - ha dichiarato il Sindaco Giuseppe Aiello - perché
questa è un'occasione straordinaria per valorizzare il nostro territorio e attrarre
nuovi flussi turistici. Il nostro obiettivo è far conoscere la bellezza e l’autenticità
della nostra città, che offre un mix perfetto tra natura, storia e tradizione culinaria ».
Vico Equense è la perla della penisola sorrentina sempre più richiesta come
destinazione per i suoi percorsi naturalistici, itinerari culturali e degustazioni dei
prodotti tipici del territorio. La pizza è stata sempre il fiore all’occhiello della
cittadina, per celebrarla si sono tenuti nei giorni scorsi i “Sentieri Vicani” un viaggio
tra gusto, enologia e alta gastronomia. Presso la pizzeria “ Saporì Pizza e
Qualcos'altro ” di Seiano di Vico Equense, all’interno del complesso alberghiero del
Grand Hotel Angiolieri. Al primo appuntamento del ciclo di esperienze
gastronomiche è stato dato il titolo di “Saporì: la pizza diventa esperienza” un viaggio
sensoriale tra i sapori autentici della penisola sorrentina e i migliori vini vicani per
celebrare il territorio attraverso le materie prime selezionate che raccontano la storia e
la tradizione della penisola sorrentina. Una serata esclusiva che ha visto protagonisti
ingredienti di altissima qualità, il talento di maestri dell’arte culinaria e la magia di un
panorama mozzafiato sul Golfo di Napoli.
Ha guidato le degustazioni il giornalista enogastronomico Renato Rocco , direttore de La Buona Tavola Magazine, che ha illustrato come il perfetto abbinamento tra pizza e vino possa raccontare la storia di un territorio unico, quello vicano, ricco di tradizioni e di sapori inconfondibili. L’evento è stato realizzato in collaborazione con l’azienda vinicola Abbazia di Crapolla, una realtà storica che da anni valorizza i vigneti autoctoni della penisola sorrentina, nonché con il ristorante L’Accanto, segnalato dalla Guida Michelin, appartenente al prestigioso Grand Hotel Angiolieri. Protagonisti dell’evento: il pizzaiolo Fernando Speranza di Saporì e lo chef de L’Accanto Fabrizio De Simone , che hanno elaborato un menù per esaltare i sapori autentici del territorio. Le portate sono state accompagnate da una selezione di vini della Abbazia di Crapolla, che esprimono l’anima più autentica della viticoltura vicana, presentati da Fulvio Alifano , co-titolare dell’azienda, e dai sommelier de L’Accanto Giovanni Starace e Luciano Esposito che hanno illustrato le caratteristiche dei vini.
Questo il menù della serata enogastronomica
Antipasto
- Frittatina con ragù bianco e piselli, in abbinamento a Asprinio d'Aversa DOC
spumante brut “Trentapioli” - Salvatore Martusciello
Degustazione di pizze
- Pizza con provola delle colline vicane e pecorino, baccalà alla pizzaiola e cialdina di
capperi, in abbinamento a Vino rosso “Sabato” - Abbazia di Crapolla;
- Pizza con crema di verdure, provola delle colline vicane, varie consistenze di
verdure di stagione e misticanza di Montoro, in abbinamento a Campania Bianco IGP
“Poizzo” - Abbazia di Crapolla;
- Pizza con fior di latte delle colline vicane, carpaccio di manzo marinato a freddo,
funghi cardoncelli e fonduta di blu di bufala, in abbinamento a Campania Bianco IGP
“Sireo” - Abbazia di Crapolla;
- Pizza in doppia cottura con impasto 5 cereali con seppia, paté di olive, noci e salsa
allo yogurt aromatizzata allo zenzero, in abbinamento a Campania Bianco IGP
“Poizzo” - Abbazia di Crapolla
Dolce
- Semifreddo alla nocciola ricoperto di mandorle pralinate e glassa al cioccolato
fondente.
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