Ritornano, con un nuovo album dopo otto anni di silenzio. La band australiana è una delle più longeve e decise. I loro riff sono rimasti nella storia così come le loro sonanti chitarre e l'argento vivo che sapevano trasmettere fin dal loro esordio del 1973. E, come si sa, buon sangue non mente, né lascia che il passaggio del tempo modifichi lo stato di grazia di musicisti con tale e tanto talento. La storica e meravigliosa 'Hightway to Hell' che accompagnò la morte di Bon Scott, leader e cantante del gruppo, nel 1979 sanciva l'acme del successo ma anche il declino possibile dovuto ad uno shock e ad una perdita di valore così inestimabile. Con l'arrivo di Brian Jhonson e "Back in Black", album del 1980, gli AC/DC tornarono a nuova vita e riuscirono a cavalcare quel decennio con estro e professionalità. Venerati da allora, grazie all'inarrestabile energia di Angus Young, hanno deciso, dopo otto anni da 'Stiff Upper Lip' del 2000, di rimettersi in gioco in studio di registrazione. Sono un vero pezzo di storia, l’hard-rock è opinione unanime nasce con loro, peccato solo che il tour mondiale in partenza alla fine di Ottobre non preveda ancora, tra quelle europee, una tappa che porti gli AC/DC nel nostro paese. Speriamo cambino idea.
2 commenti:
Grande grazie per questo assaggio di grande rock.
Il nome "AC/DC" corrente alternata/corrente continua è stato suggerito da Margaret, la sorella maggiore dei fratelli Young, che l'aveva letta su un elettrodomestico. Eccezionali.
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