Dopo l’allarme lanciato dal sindaco Cinque l’interrogazione di Scala: nuove idee per il recupero
Vico Equense - Esplode la polemica sui ritardi nel rilancio del Faito, località di proprietà di Regione e Provincia, e di fatto finora terra di nessuno. Dopo l’azione del sindaco Gennaro Cinque, che nella mattinata dell’Epifania ha sorpreso e bloccato un pregiudicato di Castellammare intento ad abbandonare un cospicuo carico di eternit, e le conseguenti accuse del primo cittadino sull’abbandono della località montana, ora scende in campo il consigliere regionale Tonino Scala della Sinistra democratica con un’interrogazione presentata in Consiglio regionale e all’assessore regionale all’Ambiente. «Ho scritto - annuncia il presidente del gruppo di Sd - agli organi competenti per sapere se è stato siglato il protocollo d’intesa annunciato ad agosto per l’area del Monte Faito. È intollerabile che a distanza di tanto tempo e di progetti di rilancio più volte annunciati, l’unico polmone verde della penisola sorrentina e dell’area stabiese debba vivere una situazione di allarmante degrado. Voglio conoscere – conclude Scala - se ci sono progetti di riqualificazione e rilancio del Monte Faito, ormai patrimonio pubblico e come sia possibile che nonostante la Fintecna spa abbia l’obbligo della custodia, Monte Faito continua a essere oggetto di abusi». Nel maggio del 2007 la Regione e la Provincia di Napoli hanno acquistato l’intera montagna dalla Fintecna per cinque milioni e mezzo di euro. Finora dello sbandierato rilancio neanche l’ombra e anzi negli ultimi mesi sono venuti meno appuntamenti tradizionali come la festa della castagna e la gara di slalom automobilistico. Un immobilismo che brucia soprattutto al sindaco Gennaro Cinque, tra i fondatori dell’Associazione Volontari del Faito da sempre impegnata per la tutela ecologica del gigante verde della costiera. «Siamo caduti dalla padella nella brace. Perché dopo l’acquisto pagato con soldi pubblici non solo non si è visto un progetto, ma neanche si è provveduto a fare il minimo indispensabile come la vigilanza e custodia dell’area. Inoltre, c’è la beffa rappresentata dal fatto che Monte Faito rientra per l’80 per cento nel territorio di Vico Equense, ma l’amministrazione comunale ha le mani legate perché la montagna è di proprietà di Regione e Provincia. È ormai tempo di concertare in tempi rapidi – conclude Cinque - un programma per il rilancio di Monte Faito tra tutti gli enti preposti». Intanto il 12 dicembre scorso il direttivo del Parco dei Monti Lattari ha approvato il protocollo d’intesa per la gestione del Faito che dovrà essere ora fatto proprio dalla giunta regionale e da quella provinciale. Poi si passerà alla stipula e finalmente il Parco potrà gestire la montagna: «Credo che la stipula possa avvenire entro marzo – afferma Anna Savarese, presidente del Parco dei Monti Lattari – poi potremo attivarci alla ricerca di fondi per il rilancio. Intanto, abbiamo chiesto alla Provincia cinque milioni di euro per la sentieristica, e la ristrutturazione della baita nei pressi del centro sportivo e della fattoria». (Umberto Celentano il Mattino)
2 commenti:
Come mai il sindaco va a scovare uno che sversa rifiuti a faito ma non ha mai beccato nessuno per nessun tipo di abuso a moiano?
Mah...
Perchè quel disgraziato di faito abita a castellammare e non lo vota, quelli di moiano sì.
Il mondo è proprio una merda.
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