Fonte: Claudia Esposito da Il Mattino
Vico Equense - Stangata di fine anno in arrivo per i contribuenti vicani. Il Consiglio comunale ha infatti approvato nell’ultima seduta la rimodulazione delle tariffe Tares, dopo che le stesse erano già state approvate nel consesso del 3 ottobre, insieme al bilancio previsionale. Il ritocco si è reso necessario per i sopraggiunti aumenti relativi allo smaltimento dell’indiffenziato stabilito dalla Provincia di Napoli e per l’aumento di frazione organica da conferire. Due voci che hanno fatto lievitare il piano finanziario relativo al servizio rifiuti di ulteriori 102 mila euro. Altre modifiche sono derivate dalla variazione nella ripartizione dei costi tra utenze domestiche e commerciali: l’utilizzo di algoritmi software inesatti aveva infatti portato a classificare come civili abitazioni le pertinenze (su cui non va applicata la parte variabile del tributo). Apportate le correzioni e inseriti gli aumenti, sono state quindi elaborate le nuove tabelle, sempre usando gli stessi coefficienti sulla base del principio «Chi inquina di più paga di più». In generale, gli aggiustamenti hanno determinato un ulteriore aumento delle tariffe domestiche tra il 7 e il 20% rispetto alle quote approvate a ottobre. Quote che prevedevano già aggravi di spesa fino al 40% rispetto alla Tarsu 2012, con i rincari maggiori a carico delle utenze numerose. Risparmieranno invece le monoutenze e i nuclei fino a due persone. Per le attività commerciali, che rappresentano il 33% delle utenze, sono invece diminuiti gli sconti rispetto al 2012. Invariati i campeggi e confermata l’esenzione totale per il 2013 per i negozi di Monte Faito. Il saldo della Tares potrà essere effettuato in unica soluzione entro il 16 dicembre o rateizzato in due scadenze: la prima rata entro il 16 dicembre (comprensiva del tributo di 30 cent./mq spettante allo Stato), la seconda entro il 30 gennaio. Polemica l’opposizione: «L’amministrazione ha sbagliato quando anni fa ha trasferito la gestione del servizio da un’azienda pubblico-privata a una privata – ha detto Natale Maresca della civica In movimento per Vico – è una via che non porta al risparmio. Inoltre vanno anche valutate soluzioni alternative per ridurre a monte la produzione di rifiuti e ottenere sgravi come il compostaggio domestico, quello di prossimità e la riduzione degli imballaggi, iniziative che solo un’azienda pubblica vara».
Nessun commento:
Posta un commento