Vico Equense - Abbattere le barriere culturali, sociali e architettoniche che impediscono l’inclusione delle persone con disabilità. Oggi si celebra soprattutto per questo la Giornata internazionale delle persone con disabilità. In particolare le associazioni sono attive per ricordare i diritti negati e le tante cose da fare per rendere davvero la nostra società più inclusiva e con pari opportunità per tutti. In Italia sono tante le ingiustizie e le criticità riscontrate da chi vive sulla propria pelle una condizione di disabilità, che sia motoria, intellettiva, oltre che sensoriale, relazionale - comportamentale. L’efficienza di una città risiede nell’abbattimento delle barriere architettoniche. Una città efficiente, infatti, può dirsi tale se ha la capacità di dare risposta ai bisogni delle persone in difficoltà, affette da disabilità psico-motoria. Questo è uno degli indicatori principali di un welfare moderno, inclusivo, equo ed efficiente. Pertanto, vanno posti in essere tutti gli opportuni accorgimenti per compiere un decisivo passi in avanti in tale direzione, cioè verso la rimozione delle barriere architettoniche fisiche, sensoriali e culturali che impediscono alla persona disabile una piena partecipazione alla vita sociale. La nostra Città è ancora senza Piano per l'eliminazione delle barriere architettoniche (Peba). In realtà a Vico Equense se ne sta parlando dal 2019 ma del documento necessario per monitorare e superare le barriere presenti nel territorio non c'è ancora traccia.
Risale, infatti, a cinque anni fa la delibera di consiglio comunale avente per oggetto "atto di indirizzo per l'elaborazione del Peba" con l'indicazione di un termine ultimo: il 2020. Da allora niente di fatto. Il Peba è lo strumento attraverso il quale l'amministrazione comunale è in grado di rilevare e classificare tutte le barriere architettoniche presenti negli spazi pubblici cittadini e soprattutto individuare, in modo organico, le modalità e le risorse necessarie per la loro definitiva eliminazione. A Vico Equense gli spazi pubblici e i servizi inaccessibili alle persone con disabilità in effetti non sono pochi. Basti pensare ai marciapiedi del centro o ai paletti e ai cancelli che impediscono l'ingresso in alcune zone del territorio. Anche le frazioni presentano tante zone difficoltose.
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