lunedì 14 aprile 2025

Stangata di Pasqua A tavola aumenti del 6%

Pesano, sulla borsa dei consumatori, gli effetti della crisi mondiale. Il caffè costa in media il 19,5% in più del 2024, il burro il 19,7% Anche le decorazioni, specialmente floreali, rincarano fino al 12% Il consiglio è fare la spesa ai mercati dove le offerte non mancano 

di Elena Scarici - Il Corriere del Mezzogiorno

Anche quest'anno, nell'uovo di Pasqua, i consumatori troveranno una brutta sorpresa perché pesano, sulla borsa dei consumatori, gli effetti dei dazi annunciati (e al momento rinviati) da Donald Trump. Ed ecco che, andando a guardare i dati, i prezzi al dettaglio di alcuni prodotti tipici sono decisamente aumentati. L'Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha rilevato un aumento medio dei prodotti pasquali del +6,2% rispetto allo scorso anno, dai dolci alla carne, fino alle decorazioni per la tavola. Ci sono prodotti che registrano aumenti addirittura a doppia cifra, come nel caso del burro che, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, rincara secondo l'Istat del 19,7%. Un salasso che unito al caro cacao, con l'impennata dei listini del 14,1%, faranno lievitare la spesa degli italiani sui tradizionali dolci tipici delle feste, uova e colombe. Non va meglio sul fronte del caffè, che costa in media il 19,5% in più del 2024. Anche i consumatori di Assoutenti parlano di stangata di Pasqua. Secondo questi ultimi a marzo è stato registrato un aumento medio del 2,6% dei prezzi per i beni alimentari e per le bevande analcoliche.

 

Aumentano anche le decorazioni, specialmente i fiori: tulipani, ranuncoli e fresie registrano rincari dal +7% fino a +12,5%. Tensioni anche sul fronte della carne bovina (+3,6%, con un picco del +5% per la carne di agnello); formaggi e latticini salgono del 4,2%, +4,3% la verdura fresca, +9,7% il cioccolato. Le colombe, invece, aumentano mediamente del 6%, le uova fresche del +7,5%. Secondo i dati forniti dall'Osservatorio prezzi della Camera di Commercio di Napoli resta stabile il prezzo della farina doppio zero a circa 0,50-0,60 euro/kg all'ingrosso, così come lo zucchero le cui quotazioni all'ingrosso intorno a 0,70-0,80 euro/kg sono in linea con l'anno scorso. Rincarano le uova fresche con prezzi all'ingrosso di circa 2,00-2,20 euro per una dozzina (marzo 2025), con un possibile aumento stagionale verso Pasqua che potrebbe portare il costo al dettaglio a 3,00-3,50 euro/dozzina. In generale, dicono le cifre dell'ente camerale partenopeo, l'indice dei prezzi al consumo in Campania è cresciuto del 2,5% su base annua a marzo 2025, con un aumento più marcato per i beni alimentari (+3%). Questo suggerisce che i prodotti pasquali potrebbero costare + 3-5% rispetto a Pasqua 2024. Così mediamente: una colomba da 1kg: 20-25 euro (marchi commerciali), 30-40 euro (artigianale), la pastiera (500g-1kg): 15-25 euro, con picchi fino a 30 euro nelle pasticcerie rinomate. Il casatiello (1kg): 20-30 euro, a seconda della farcitura. I prezzi al dettaglio definitivi dipenderanno da fattori come la domanda locale, le condizioni climatiche (che influenzano le materie prime) e le strategie dei rivenditori. Proprio per questo il consiglio è di non fermarsi al primo negozio, ma di fare un giro per mercati, noi siamo andati in quello dei Vergini al Rione Sanità e vi possiamo dire, confrontando i prezzi, che le offerte non mancano: è possibile trovare le uova fresche anche a 1,50 a confezione, colombe (di marchi commerciali) intorno ai 10 euro. Ottimi i prezzi delle verdure (le mammarelle, tipico carciofo di Pasqua a 2 euro l'una, i pomodori a 3 euro al chilo), le cozze per la zuppa a 4-5 euro al chilo. Competitivi anche i prezzi delle carni, ma qui il consiglio è di rivolgersi al macellaio di fiducia, o a supermercati accreditati perché è fondamentale controllare provenienza e tracciabilità. Così come è sempre buona regola, anche per risparmiare, predisporre preparazioni casalinghe di dolci e piatti tipici.

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