di Mariella Parmendola - La Repubblica Napoli
Castellammare di Stabia - È l’unico collegamento da Castellammare verso la montagna. Il sindaco Vicinanza: “Serve un tavolo con le istituzioni” Chiusa da 28 anni. È la strada, che da Castellammare di Stabia porta in vetta al Faito salendo per poco più di 16 chilometri: è vietata da quando una frana nel 1997 mostrò il volto pericoloso di una montagna abbandonata a se stessa, senza interventi per il rischio idrogeologico. Un disastro con 4 morti, lo stesso numero di vittime provocato dalla cabina della funivia precipitata giovedì scorso. Non l’unico nesso tra i due tragici eventi. Adesso che l’impianto della funivia è sequestrato dalla Procura di Torre Annunziata, torna urgente la richiesta di lavori per riaprire l’unica via di collegamento tra Castellammare e la montagna. «Serve un tavolo con Regione Campania, Città Metropolitana e governo nazionale. Volendo parlare il linguaggio della verità ripristinare quella strada richiederà un tempo non breve, perciò dobbiamo partire subito», dice il sindaco di Castellammare di Stabia Luigi Vicinanza. E aggiunge: «Ora che il legame con il monte è stato spezzato, provocando una ferita tanto profonda, chiediamo che le istituzioni rispondano con efficacia e velocità». Più breve di quella che comincia da Vico Equense, la strada stabiese tra curve e tornanti attraversa boschi e si apre a panorami unici.
Un percorso che, però, in tre decenni di abbandono è diventato sempre più pericoloso. Frane e voragini nell’asfalto, alberi caduti e cani maremmani lasciati dai clan della zona a guardia delle piantagioni di marijuana che impegnano spesso i carabinieri in operazioni con droni e elicotteri, l’hanno trasformata in una strada inaccessibile anche durante un’emergenza. Al punto da essersi rivelata un incubo per i soccorritori che giovedì scorso cercavano di raggiungere in tempi rapidi il luogo del disastro. Prima di giovedì l’amministrazione Vicinanza si era già attivata, recuperando 10 milioni di euro di fondi della Regione Campania per la messa in sicurezza della montagna e chiedendone altrettanti, attraverso un bando nazionale per riaprire la strada. «Ci aspettiamo, però, una risposta immediata. Serve un collegamento garantito dal trasporto pubblico per arrivare da Castellammare direttamente a Faito percorrendo la strada di Vico Equense, l’unica al momento disponibile per salire in vetta», conclude Vicinanza.
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