Nunù Gaudì sin da ragazza si dedica all’arte pittorica e prova a esprimersi in versi. La sua prima raccolta di liriche “Figlie dei fiori” è il risultato di un’attenta analisi della figura femminile.
“Il bosco delle farfalle” è un romanzo in cui Nunù Gaudì si rifà a un’ispirazionetratta dalla vita di Melania Rea. Ripercorre, tramite la protagonista Viola, tutti i propri sentimenti, riposti e non abbastanza espressi nella sua esistenza, proiettando in un cameo di personaggi pensieri, desideri e frustrazioni che si snodano con vivida espressività nella stesura del libro. Dal rapporto con la cugina Chiara a quello con la nonna, l’idealizzazione della figura paterna che poco si addice e si accosta a un marito più ideale che reale. Tanti sogni, descrizioni, trepidazioni, tra gioie e sofferenze trasferite e vissute con i propri figli e sui propri figli. La fierezza di una donna che combatte conflitti e percorsi, tra l’onirismo e la realtà, sempre a doppia mandata, in un ordine naturale di vicende avvincenti ma anche contrastanti. Viola rappresenta non solo le ansie e i sogni dell’autrice, ma anche il coacervo delle attese e dei dolori di una donna del nostro tempo.
Come nasce questo libro?
Da un’ispirazione notturna, di una storia tornata in mente in un momento preciso, l’identificazione improvvisa con l’orfana, nella vita di Melania Rea, sua figlia!
La spinta a scrivere è più artistica o motivata da una necessità?
La spinta è sicuramente motivata da una necessità ossia dettata dal flusso di coscienza.
Qual è la condizione della donna oggi?
La donna odierna è fortemente influenzata dall’ambiente in cui cresce e vive. Difficilmente riesce a riscattarsi nella sua esistenza se è madre e moglie per una sensibilità innata e per l’abitudine dell’uomo a vederla subordinata. La carriera e la famiglia sono spesso incompatibili e con fatica riesce a realizzarsi nel lavoro.
Chi è Viola?
Viola è la protagonista della storia che, “nel mezzo del cammino”, sperimenta l’amore ritrovato, dopo tante vicissitudini.
Chi sono i personaggi della storia?
Viola, Melinda sua madre, la nonna, Chiara la cugina, Sofia la mamma adottiva, Valeria l’amica della madre, tante donne, tutte donne.
Perché il titolo “ll bosco delle farfalle”?
Le farfalle rappresentano la libertà ritrovata, vederle simboleggiano la presenza di angeli sul nostro cammino.
Qual è la sofferenza di Viola?
Confusione e rabbia sono i sentimenti che Viola avverte nell’animo sensibile quando diviene madre, a sua volta.
Quali caratteristiche deve avere una coppia per una lunga convivenza? Il segreto di una lunga convivenza è concedersi a vicenda, è la libertà di esprimersi e di poter dialogare senza alzare la voce. Perché oggi il femminicidio è sempre attuale e mai si attenua come fenomeno? Si dovrebbero istituire percorsi gratuiti, di sostegno e di affiancamento all’uomo rifiutato, fatti di figure professionali che lo aiutino a pensare che la violenza non sia la risoluzione e che possano esserci altre donne per lui. No, alla denuncia, no all’allontanamento, no al braccialetto: fattori di rischio ancora più incisivi. La violenza di genere potrà mai avere fine? Alla donna è stato dato il ruolo più difficile: allevare i figli perché ritenuta capace, dunque vorreste che non sia capace di mettere in atto la sua intelligenza per proteggersi? E’ solo così che potrà salvarsi e mettere fine alla violenza di genere! Bisogna comprendere che quando finisce l’amore non finisce la vita!
Nessun commento:
Posta un commento