Sindaci, mondo delle professioni, imprenditori e scuole: a Sorrento un convegno per costruire una visione comune e inclusiva Il nostro quotidiano propone di sottoscrivere un patto per la rigenerazione
di Alessandra Boccia - Metropolis
Sorrento - «Andammo a Pompei. Credo sia difficile vedere qualcosa di più interessante. Un posto mirabile, degno di sereni pensieri». Goethe annotava queste parole nel marzo del 1787, durante il suo Viaggio in Italia. Parlava di Pompei, di Torre Annunziata, di Castellammare, di Sorrento. Di quella Terra Felix che, agli occhi del mondo colto dell'epoca, rappresentava non solo una destinazione geografica, ma un'idea di civiltà, di cultura, di bellezza. E allora come oggi, non era solo la grandiosità dei templi o la delicatezza degli affreschi a incantare. Era l'insieme, l'intreccio tra mare e pensiero, tra luce e sapere. Era una visione del mondo. Quel mondo è ancora qui. Sopravvive nei frammenti delle rovine, nelle curve delle strade, nei volti di chi abita questi luoghi. Ma oggi ha bisogno di essere ascoltato, riletto, rilanciato. È questa l'ambizione del convegno Archeologia, cultura, turismo e sviluppo: un futuro da scrivere con la forza delle sinergie, in programma oggi, martedì 30 aprile, alle ore 10.30 nel cuore pulsante di Sorrento, al Teatro Tasso. Un evento che non nasce come semplice occasione di dibattito ma come gesto concreto, come invito a costruire un patto territoriale duraturo tra le istituzioni, il mondo delle professioni, dell'impresa, della cultura e dell'informazione.
A dare il via ai lavori sarà il direttore di Metropolis, Raffaele Schettino, con i saluti istituzionali affidati a Felice Casucci per la Regione Campania, Giuseppe Cirillo per la Città Metropolitana di Napoli, Ciro Buonajuto per Anci, Gennaro Annunziata per l'Ordine degli Ingegneri di Napoli, Ottavio Lucarelli per l'Ordine dei Giornalisti della Campania e Mario Gargiulo in rappresentanza della Fondazione Sorrento. Seguiranno gli interventi tecnici, tra cui quello di Vincenzo Calvanese, dell'Ufficio tecnico del Parco Archeologico di Pompei, che racconterà la sinergia possibile tra ingegneria, tutela e valorizzazione. Poi il confronto tra i sindaci: Corrado Cuccurullo per Torre Annunziata, Luigi Vicinanza per Castellammare di Stabia, Carmine Lo Sapio per Pompei, Pasquale Di Lauro per Boscoreale e, in chiusura, Massimo Coppola per Sorrento. Una geografia politica e culturale che rappresenta non solo i territori ma le potenzialità di un'alleanza da scrivere oggi, per costruire una visione comune domani. Nel corso dell'incontro sarà consegnato il Premio Metropolis promosso dalla Fondazione «Archeologia, cultura, turismo e sviluppo: un futuro da scrivere con la forza delle sinergie» è il tema del convegno di oggi, alle ore 10.30, al Teatro Tasso di Sorrento. zione Scudieri a Silvia Martina Bertesago, responsabile del Pompeii Children's Museum. Un riconoscimento simbolico ma sostanziale, che premia una figura capace di trasformare il patrimonio archeologico in esperienza educativa, accessibile, partecipata. Una Pompei pensata L'evento si avvale della collaborazione con la Fondazione Sorrento e vedrà la partecipazione di sindaci, mondo delle professioni, imprenditori e studenti. anche per i bambini è una Pompei pensata per il futuro. A chiudere la giornata sarà Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico di Pompei, che in questi anni ha saputo dare concretezza a un nuovo modello culturale fatto di apertura, inclusione e radicamento nel territorio. Ma questo convegno non è solo una tappa. È la manifestazione tangibile di una visione più ampia e profonda. Perché questa terra da Sorrento a Pompei, da Boscoreale a Torre Annunziata, da Castellammare a Gragnano non è solo bellezza da ammirare, è un laboratorio di futuro. Questa è la terra che fu di Filangieri e di Vico, di pensatori che parlavano di diritto alla felicità e denunciavano l'abbandono culturale delle masse. La terra della Pompei rurale, delle ville imperiali di Oplonti, delle contaminazioni culturali dei papiri di Ercolano, della nobiltà vesuviana e delle utopie politiche. È la terra dei Lumi, del Grand Tour, ma anche delle barricate della Resistenza, delle lotte operaie, della scuola pubblica e della dignità costruita con il lavoro. Non è nostalgia. È responsabilità. La responsabilità di non dimenticare da dove veniamo. Di difendere le storie e i simboli, ma anche di metterli a servizio delle nuove generazioni, spesso smarrite, disilluse, lasciate sole davanti a un mondo incerto. La stampa, le scuole, i professionisti, le imprese, i Comuni: tutti devono tornare a ragionare insieme. Per questo Metropolis, dal 2018, ha lanciato MYA Metropolis Young Academy, per formare coscienze critiche e convincere i giovani che si può tornare, restare, costruire. Il convegno del 30 aprile è un tassello di questa visione: non un evento, ma un atto politico e culturale. Un tentativo di far nascere una vera rete, un centro culturale diffuso, una visione integrata che vada oltre i confini municipali e oltre il presente. Perché non esistono isole felici in territori che comunicano tra loro. Perché il degrado non si ferma al confine di un Comune. Perché la cultura, se condivisa, può diventare economia. E perché tre brand globali come Sorrento, Capri e Pompei sono una chiamata alla responsabilità. Allora immaginiamola davvero questa alleanza tra archeologia, turismo e sviluppo. Una rete viva, attenta, reattiva, capace di ascoltare le comunità e proiettarle nel mondo. Una nuova Terra Felix dove la storia diventa energia, e l'identità diventa leva per la crescita. Oggi, a Sorrento, proveremo a disegnare quella mappa. Un passo avanti verso una visione comune. Perché come ricordava Goethe, «è necessario unirsi, non per stare uniti, ma per fare qualcosa insieme». E questa volta, davvero, insieme possiamo costruire qualcosa di grandioso.
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