Presentato testo di legge in Parlamento
Liste bloccate, con parità di genere, sbarramento al 5% e dieci circoscrizioni. Sono le caratteristiche del testo base di riforma della legge elettorale per le elezioni europee presentato in commissione Affari Costituzionali dal relatore del provvedimento, Peppino Calderisi (Pdl). Il termine per gli emendamenti è fissato a martedì prossimo e il testo sarà discusso a Montecitorio a partire dal 27 ottobre. Ecco, in dettaglio, la proposta: Raccolta delle fime: Il testo del relatore diminuisce il numero delle firme necessarie per la presentazione di una lista (una conseguenza anche del fatto che le circoscrizioni sono più piccole) e le porta da ''non meno di 30.000 e non più di 35.000 elettori'' a ''non meno di 10.000 a non più di 15.000 elettori''. Parità di genere: Nel testo base si prevede che ''ciascuna lista deve comprendere candidati di entrambi i generi e nella successione delle candidature delle liste circoscrizionali nessun genere può essere presente consecutivamente''. Pena la cancellazione della lista. Via preferenze, liste bloccate: La proposta del relatore cancella la possibilità per l'elettore di esprimere da 1 a 3 preferenze (a seconda della circoscrizione) prevedendo, infatti, il meccanismo delle liste bloccate. Arrivano contrassegni "grandi": Al posto dei contrassegni con le linee per l'indicazione della preferenza arrivano quindi contrassegni ben visibili del diametro di tre centimetri. Sbarramento al 5%: Eleggono europarlamentari solo le liste che sul piano nazionale abbiano ottenuto almeno il 5% dei voti validi espressi. Riparto seggi su cifra elettorale nazionale: Il riparto dei seggi avviene in base alla cifra elettorale nazionale di ciascuna lista secondo il metodo d'Hondt e, per i seggi rimanenti, secondo il sistema dei maggiori resti. Circoscrizioni salgono da 5 a 10: Salgono a 10 le circoscrizioni elettorali e saranno: Nord-Ovest (composta dalle regioni Piemonte, Valle D'Aosta, Liguria); Lombardia; Nord-Est (Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia); Emilia Romagna-Marche; Toscana e Umbria; Centro (Lazio, Abruzzo, Molise); Campania; Sud (Puglia, Basilicata, Calabria); Sicilia e Sardegna.
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