''Volenterosi, ma confusi. Ecco il profilo prevalente oggi degli elettori del Pd'', secondo Marco Marturano, consulente politico, presidente di Gm&p e docente di giornalismo politico allo Iulm.
E' il risultato che emerge dai circa 450 casi di persone vicine al Pd che hanno provato il test “Che democratico sei?” realizzato da Gm&p per il Pd di Milano. Il test passa attraverso diversi indicatori dell'identità del Pd (laicità e famiglia, conservazione e cambiamento, meritocrazia e non, ad esempio) e utilizza più ambiti per misurarli (dal cinema ai libri, dalla fiction al giornalismo, dai viaggi allo sport, dalla musica agli spettacoli tv). Per arrivare a definire quattro possibili profili di elettori. ''Il democratico più diffuso in Italia oggi è quello che abbiamo definito il 'demosimpatico'. Sono il 53% cioè gli italiani vicini al Pd -sottolinea Maturano - a essere democratici a metà. Orientati al cambiamento delle cose, ma senza troppe rivoluzioni, laici ma senza prendersi troppe responsabilità, aperti agli altri ma senza disdegnare del sano individualismo. Insomma il profilo dominante somiglia molto all'immagine a metà del guado che dà il Pd oggi: “vorrei ma ci provo”. Non a caso gli elettori del Pd che rientrano nel profilo più autenticamente democratico (che abbiamo definito 'democratico con lode' o 'natural born democrat') sono meno del 10%. Meno dei 'demoipotetici' (cioè quelli che sono vicini al Pd, ma quasi per niente democratici davvero), che sono circa il 12%. Per costruire il Pd, spiega Marturano, Veltroni deve fare ancora ''parecchia strada. E per farlo dovrà “dire qualcosa di democratico” e univoco. In bocca al lupo''.
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