martedì 20 gennaio 2009
«Bassolino vada avanti, ma cambi squadra e contenuti»
Veltroni incoraggia Bassolino a continuare, nonostante una postilla sibillina: «purchè ci sia innovazione». Il leader Pd è in visita a Napoli, la piazza probabilmente più turbolenta per il partito, a picco nei sondaggi dopo le bufere giudiziarie a Potenza, Pescara e sotto il Vesuvio. Il governatore Antonio Bassolino - spiega dunque Veltroni nel discorso ai suoi in assemblea pubblica - deve andare avanti, in sella alla Regione Campania, ma «a condizione» che da parte sua, però, ci sia «una forte innovazione nella squadra e nei contenuti». Una frase tutta da interpretare visto che il rimpasto in giunta è già avvenuto un anno fa in pieno terremoto rifiuti. «Per quel che riguarda il Pd - ha ribadito Veltroni - si continuerà a governare in Regione, a condizione che ci siano segni visibili, di squadra e di contenuti. Se ci sono bene, se no si trarranno le conclusioni necessarie».«Basta con gli ex Ds e gli ex Margherita. Ora ci sono i militanti del Pd che costituiscono la risorsa per costruire l’alternativa alla destra», dice. Veltroni aggiunge che il pluralismo del partito è una cosa positiva, ma «un conto è il pluralismo delle idee un conto è quello delle correnti, che anzi pregiudica l’apertura di un grande dibattito nel partito». «Se un cittadino - prosegue tra gli applausi Veltroni - si presenta ad un circolo, nessuno si azzardi a chiedergli ’con chi staì, perchè lui il problema lo ha già risolto stando con il Pd». Veltroni ha quindi invitato a dire «basta» alla logica dell’appartenenza ai due partiti fondatori, cioè Ds e Margherita, che attanaglia il partito. «Il partito - conclude - sia utile ai cittadini. Noi invece siamo troppo autoreferenziali, e abbiamo preso questo difetto dai partiti fondatori. Parliamo poco dei problemi dei cittadini». Fallisce tra i fischi del pubblico il tentativo di tre persone di contestare Walter Veltroni durante il suo intervento all’assemblea del Pd a Napoli. Veltroni interrotto per un paio di minuti ha potuto riprendere il proprio discorso e concluderlo. Quando il segretario del Pd ha spiegato la necessità del partito di «girare pagina», da un lato del Teatro Mediterraneo un uomo ha cominciato a gridare chiedendo le «dimissioni» delle giunte di centrosinistra. A quel punto un’altra persona, al centro della sala, alzatasi, ha apostrofato Veltroni: «Sei il segretario, dacci la linea». Il brusio della sala è aumentato progressivamente e Veltroni stava per rispondere quando un terzo uomo ha gridato: «Vattene». Questo ha fatto scattare la reazione del pubblico che ha fischiato. «Vai tu da Berlusconi» ha gridato un militante al disturbatore. Un applauso ha zittito definitivamente i tre consentendo a Veltroni di concludere il discorso. (R.w. Corriere del Mezzogiorno.it)
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