martedì 20 gennaio 2009

Dibattito rinviato

Ieri ci siamo chiesti come sarebbe finita la seduta del consiglio comunale di Napoli, la prima dopo il rimpasto della nuova giunta. Tutto rinviato a giovedì alle ore 10. La sospensione dei lavori è stata decisa per consentire agli esponenti della maggioranza di partecipare alla riunione del partito democratico con Walter Veltroni. "I dibattiti sono sempre costruttivi e questo è stato un dibattito vivace ma indubbiamente costruttivo e interessante" ha detto il sindaco Rosa Russo Iervolino durante la seduta del consiglio comunale. "Adesso si tratta di proseguire - ha aggiunto - e soprattutto di rendere operative le indicazioni che nascono dal consiglio".“I signori che siedono sugli scranni del Consiglio comunale di Napoli non rappresentano più la Città e le sue legittime aspettative – afferma Gennaro Capodanno, fondatore ed amministratore del gruppo “ Napoletani, riprendiamo la Città. E’ ora di dire basta" che su Facebook è sostenuto da oltre duemila iscritti, che aumentano giorno per giorno “. “Anche stamani – prosegue Capodanno - lo spettacolo che ne è sortito, con i cittadini che urlavano fuori dalle mura del Maschio Angioino per chiedere le dimissioni del sindaco e la bagarre scoppiata in aula tra i consiglieri della maggioranza e dell’opposizione, hanno dato una chiara testimonianza del clima pesante e difficile che si respira nel capoluogo partenopeo, che di certo non consentirà alcun miglioramento della qualità della vita dei cittadini, giunta oramai ai minimi storici “. “ E’ mentre all’interno e all’esterno del Palazzo si andava avanti a colpi di slogan e con le solite trovate propagandistiche di qualche associazione in vena di carnevalate, laddove invece la situazione è molto seria e richiederebbe l’impegno di tutti – prosegue Capodanno -, i cittadini erano costretti a patire l’ennesimo disservizio generato dall’occupazione nella mattinata dei binari della stazione ferroviaria di Napoli Centrale, con i viaggiatori impossibilitati a partire. Un fatto gravissimo, quella dell’interruzione di pubblici servizi, che si sta ripetendo con cadenze sempre più ravvicinate “.“A tutto ciò diciamo basta – conclude Capodanno – chiedendo al Governo nazionale di valutare se non esistano le condizioni di ordine pubblico, così come indicate nella norma, per poter giungere allo scioglimento di un consiglio comunale che non riesce più e da tempo ad operare nell’interesse collettivo. Napoli sta diventando una polveriera sociale che potrebbe esplodere da un momento all’altro, visto che alla crisi che sta investendo l’intero Paese si vanno ad aggiungere le difficoltà di uscire da una situazione di paralisi che oramai da tempo impedisce l’azione dei consessi elettivi partenopei”.

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