mercoledì 7 gennaio 2009

Dopo le tarantelle … il giallo

Dopo le tarantelle giungono gli sfoghi ... Il rimpasto a Palazzo San Giacomo del Sindaco Iervolino ha creato divisioni e malumore all’interno del Pd, altri sono addirittura contro come Ferrero (Prc) e Fava (Sd). A mettere pace ci dovrà pensare il commissario Enrico Morando - non appena giungerà in Città - dopo le dimissioni di Gino Nicolais. Gennaro Mola l’unico assessore non riconfermato si sfoga con il Corriere del Mezzogiorno. «Non credo si sia trattato di una bocciatura — tenta di argomentare — poiché la sindaca Iervolino mi ha chiesto di continuare a collaborare con lei. Non penso si sia trattato di una promozione, perché evidentemente non lo è. Ritengo di essere semplicemente vittima di quelle particolari vicende politiche che non sempre possono essere comprese». Sul caso Napoli, invece, non si tira indietro Massimo D’Alema che a Matrix dice: «Ad Antonio Bassolino voglio bene, ha fatto molto in questi 15 anni. Ma a Napoli e alla Campania ora serve un profondo rinnovamento perché c’è una classe dirigente che ha esaurito la sua spinta propulsiva». Un ragionamento che vale anche a livello nazionale, tanto che D’Alema torna a ripetere che la politica ha bisogno di «un forte rinnovamento generazionale». Con la sola eccezione di Berlusconi, che con ogni probabilità si sarà prodigato con gli scongiuri. «Lui - ironizza D’Alema - è un caso a parte, si è eternato ed è destinato a perdurare nel tempo. È immortale». Sull’intera vicenda, in fine, spunta anche il giallo delle registrazioni segrete …

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