lunedì 19 gennaio 2009

Patto per la salute

Scala: “uno scatto d’orgoglio degli amministratori del Sud rispetto a questo tema così delicato”

Regione Campania – “Nei giorni scorsi – ha detto Tonino Scala Capogruppo di Sinistra Democratica - il Ministro delle Riforme per il Federalismo Umberto Bossi ha invitato i sindaci del Nord a far sentire la propria voce rompendo il Patto di Stabilità. Uno scatto d’orgoglio che su una questione come quella invece del Patto per la Salute ha visto completamente assenti gli amministratori di quei territori che di questa scelta nefasta risultano essere i più colpiti. Un patto ignobile che in Campania si concretizza nel tagliare servizi ai cittadini a danno delle classi meno abbienti. Il Sistema Salute della Regione Campania – continua Scala - da oltre un anno è sottoposto da parte del Governo Nazionale ad un monitoraggio economico al fine del raggiungimento dell’equilibrio dei disavanzi di bilancio imposto dal Piano di Rientro che ha prodotto una politica di razionamento e di tagli ai servizi con gravi disagi all’utenza ed ai lavoratori. Una riduzione stando alle stime di circa 9 mld dei fondi per la sanità pubblica disposta dall’attuale Governo Nazionale. E’ giusto che dove c’è stato sperpero di denaro pubblico si provveda a pagare ma non è giusto che a pagare siano i contribuenti. In questi mesi più volte mi è capitato di definire questa misura adottata dal Governo Nazionale come un patto ignobile. Ma la mia è rimasta una voce isolata perché nessuno ha osato realmente mettere in discussione una scelta nazionale che è volta a penalizzare maggiormente le Regioni del Sud Italia. L’approvazione del piano di razionalizzazione della rete ospedaliera resa possibile dall’impegno della Commissione sanità del Consiglio Regionale e poi dell’intera Assemblea regionale ha dimostrato la volontà della nostra Regione di porre un freno. Il semplice taglio del finanziamento a disposizione delle regioni non implica di per sé una equivalente riduzione di spesa e di indebitamento netto. L’introdurre i tetti di spesa è un fatto positivo, ma dietro ogni taglio ci sono delle persone che non riceveranno dei servizi. Introdurre tetti di spesa vuol dire non assumere personale e tagliare reparti. Bene ha fatto l’assessore Montemarano a commissariare alcune Aziende Sanitarie. Con l’avanzare del federalismo fiscale avremo anche per la Sanità un paese a due velocità. Il nodo della questione non è quello del “dare” e “dell’avere” . Il nodo da sciogliere è quello del “che fare”. Non è immaginabile – conclude l’esponente di SD - un Nord a cui vengono garantiti: lavoro, sanità ed istruzione, e un Sud da mantenere con il semplice assistenzialismo. Ecco perché su un fatto così grave mi sarei aspettato uno scatto d’orgoglio degli amministratori del Sud rispetto a questo tema così delicato. E agli amministratori del Sud chiedo di prendere una posizione in merito alla vicenda, senza badare alla casacca di appartenenza, ma soltanto al benessere dei cittadini e delle cittadine e alla salvaguardia di un diritto garantito dalla costituzione qual è quello alla salute”.

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