mercoledì 14 gennaio 2009
Voltiamo pagina …
Walter Veltroni prepara a "Ballarò" il terreno per l´assemblea di lunedì prossimo al teatro Mediterraneo della Mostra d´Oltremare, si riparla del famigerato nastro e considera il comportamento di Rosetta “inspiegabile e immotivabile”, ma d’altra parte “non tocca al segretario di un partito dire a un sindaco se deve dimettersi”. “Bassolino ha già detto che non intende essere ricandidato. La Iervolino non è ricandidabile perché è al secondo mandato ma in Campania occorre in ogni caso un gigantesco rinnovamento, occorre voltare pagina e avviare un´altra stagione”. Pure Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera ricorda l’ambizioso compito assegnato a Morando. «Capii che la prima cosa da fare era indurre la Iervolino a distruggere il famigerato nastro con la registrazione dei colloqui con Nicolais e Iannuzzi — racconta oggi —. Il sindaco si era appena detto pronto a pubblicare tutto. Imbarazzante. Bisognava impedirlo, e credo di aver dato un piccolo contributo». Simona Brandolini, invece, dalle pagine del Corriere del Mezzogiorno intervista Berardo Impegno. Nel '93, in piena Tangentopoli, vengono arrestati in successione due segretari del Pds. Uno è Benito Visca, l'altro si chiama Berardo Impegno (poi assolto). Occhetto deve inviare a Napoli un commissario, in un primo momento fa il nome di Petruccioli, poi manda Antonio Bassolino, una sorta di punizione per il giovane funzionario ingraiano nemico della svolta della Bolognina.
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